Il Veneto è tra le prime tre regioni italiane con il maggior interscambio commerciale con la Repubblica Ceca. Una rete imprenditoriale dinamica, eccellenze enogastronomiche e importanti mete turistiche sono gli ingredienti del successo di questa regione. Ne abbiamo parlato con Silvia Semenzato, responsabile di Veneto Promozioni per Europa e area CSI.
Dott.ssa Semenzato, il Veneto è tra le regioni italiane con il maggior interscambio economico con la Repubblica Ceca. Quale futuro prevede per i rapporti commerciali tra il Paese ceco e la sua regione?
La Repubblica Ceca è un mercato consolidato per il Veneto. Sono ormai molti anni che operiamo assieme e i volumi d’interscambio sono in aumento. Oltre ai settori tradizionali, come l'automotive o l'industria meccanica, registriamo un forte impulso di crescita anche nell'agroalimentare.
E' innegabile che il Veneto ha alcuni marchi molto forti nel settore agroalimentare, come il Prosecco o i vini Valpolicella. Come cercate di sostenere questo ritmo di crescita?
L'agroalimentare è un settore complesso in quanto spesso si accompagna anche con la promozione del territorio. Si tratta quindi di far conoscere un cibo o un vino e poi invogliare l'acquirente a visitare il luogo in cui viene prodotto. Per massimizzare l'effetto quindi bisogna svolgere due attività: presentare il prodotto e svolgere un'attività di incoming.
Per quanto riguarda il turismo, Venezia con la sua unicità rischia di mettere in ombra gli altri territori veneti. Quali sono secondo Lei le altre destinazioni più interessanti?
La regione Veneto offre davvero molte destinazioni diverse tra loro. Per esempio puntiamo molto sulla fascia delle colline subalpine, dove spesso vengono prodotti vini famosi come il Prosecco o il Valpolicella. In aggiunta ci sono moltissime ville venete,costruite al tempo della Repubblica di Venezia, che cerchiamo di promuovere come prodotto turistico. Sono circa tre mila, realizzate in secoli diversi e in differenti stili architettonici, e le più conosciute sono quelle del Palladio, la cui architettura ha poi influenzato tutto lo stile neoclassicista che troviamo negli Stati Uniti e in altri Paesi anglosassoni. Inoltre tutto il territorio veneto è caratterizzato da una serie di piccoli borghi, degli autentici gioielli. Perciò stiamo mettendo a punto dei percorsi escursionistici, in bicicletta o a piedi, che permettano di scoprire questa nostra ricchezza. Un altro progetto interessante, che stiamo seguendo su commissione della Regione Veneto, è quello delle ippovie. Non bisogna però dimenticare alcune attrattive classiche come le Dolomiti e il Lago di Garda.
Veneto Promozione fornisce sostegno all'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese della vostra regione. Quali sono i settori con maggiori prospettive di crescita all'estero?
La situazione è variegata. Alcuni settori classici, come l'industria meccanica, quella del mobile e della casa, seguono un processo di internazionalizzazione da oltre vent'anni. Per loro la dimensione medio-piccola sta diventando un limite di crescita in un contesto globale. Maggiori prospettive di sviluppo all'estero esistono per i settori che sono partiti dopo con l'internazionalizzazione. Si tratta per esempio dell’agroalimentare.
La crisi ha eroso sicuramente una parte della base industriale in Italia. Quali sono i settori industriali più promettenti in Veneto?
Oltre alla meccanica, vi sono quei settori in cui le aziende hanno saputo innovare. Si dice spesso che in Italia non si fa innovazione a livello di grandi scoperte scientifiche. Tuttavia continua ad essercene un buon livello sia dal lato del prodotto che del processo. Anche noi stiamo riflettendo molto sull'Industria 4.0. Un altro punto di forza sono i settori legati al brand Made in Italy che richiede una continua ricerca stilistica e di immagine ma soprattutto qualità elevata.
Per Veneto Promozione quali sono invece le priorità nell'internazionalizzazione?
Le priorità sono i mercati in cui le aziende non andrebbero da sole. Si tratta di alcuni mercati in Africa, nella parte asiatica della Russia, località meno conosciute nel sud-est asiatico e in Sud America. In questi casi il supporto istituzionale è quasi imprescindibile per le nostre PMI.
Veneto Promozione è molto legata al sistema camerale italiano che, in questi mesi, sta cambiando i suoi compiti e prerogative. Quale futuro vede per il sostegno all'internazionalizzazione fornito dalle camere e dalle aziende specializzate?
Veneto Promozione fa capo sia alle Camere di Commercio che alla Regione del Veneto. Anche noi risentiamo della tendenza di accentrare una serie di servizi, prima erogati a livello territoriale dalle Camere di Commercio provinciali. Si tratta di un trend legittimo, dettato dal fatto che bisogna razionalizzare le risorse a disposizione, che deve però avere un bilanciamento con un'attenzione al territorio. E' chiaro che le necessità di un'azienda in Veneto o in Lombardia sono diverse da quelle delle aziende in Calabria o in Sicilia. Probabilmente il taglio regionale è quello vincente.
Spesso si parla del Made in Italy. Qual è il “contributo veneto” al modo di produrre italiano?
Sicuramente il Veneto è l'esempio di una regione il cui sviluppo è basato sulle piccole e medie imprese. Ciò può talvolta portare a problemi di dimensione a cui si riesce a ovviare grazie alla creazione di distretti o all'emergere di forti aziende di taglia media. D’altro canto il forte sviluppo di piccole aziende ha portato un benessere diffuso in tutta la regione.
Fonte fotografia: Silvia Semenzato