In Repubblica Ceca lavorano più di mezzo milione di dipendenti e lavoratori autonomi con passaporto estero. Lo rilevano le statistiche pubbliche ceche.
Secondo i numeri forniti dal Ministero del Lavoro, i dipendenti esteri in Repubblica Ceca sono più di 470.000. In pratica un dipendente su dieci in Repubblica Ceca proviene all’estero. Ai dipendenti vanno poi aggiunti 80.000 lavoratori autonomi esteri. Il numero dei dipendenti è strettamente collegato al ciclo economico: nel 2010, nel pieno della crisi economica, i lavoratori esteri erano poco più di 200.000. La presenza dei lavoratori emigrati tuttavia varia fortemente da settore a settore. Nell’industria manifatturiera proviene dall’estero un lavoratore su quattro, mentre nel settore finanziario e bancario la quota di lavoratori esteri è intorno al due percento. La quota stranieri è più alta anche tra i lavoratori qualificati, gli specialisti e gli operatori addetti ai macchinari.
I Paesi di provenienza più importanti sono la Slovacchia seguita dall’Ucraina, Romania, Polonia e Bulgaria. «Ogni grande gruppo di provenienza ha delle specificità», sottolinea Dalibor Holý dell’Ufficio di Statistica Ceco. I lavoratori più giovani provengono dalla Slovacchia e dalla Romania, che registrano anche un alto tasso di lavoratori laureati. Il personale assunto dalla Polonia e Bulgaria è mediamente più anziano e lavora grazie ai contratti somministrati dalle agenzie di lavoro.
La Repubblica Ceca quindi conferma la grande attrattiva del suo mercato di lavoro per il personale proveniente dagli altri Paesi del centro-est Europa. Secondo un recente studio dell’Erste Group, di cui fa parte Česká spořitelna, socio Camic, il Paese ha il miglior saldo migratorio nell’ex blocco dell’Est. Dopo la caduta del Muro di Berlino e l’apertura dei mercati nei Paesi dell’Ovest, il Paese ha evitato le migrazioni di massa di braccia e cervelli, che hanno interessato invece altri Paesi della zona come la Polonia e l’Ucraina. Fanno eccezione alcuni profili specializzati, come medici e operatori sanitari, dove il fenomeno di fuga di cervelli è invece sensibile.
Fonte: www.czso.cz
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