Il Fisco ceco si concentra sempre di più nel suo lavoro di indagine sul transfer pricing, anche sui servizi forniti tra le imprese di uno stesso gruppo. L’avvertimento è lanciato dell’agenzia Deloitte, socio Camic.
L’attenzione delle agenzie fiscali ceche si concentra sui cosiddetti servizi manageriali. Si tratta per la maggior parte di servizi di assistenza, supporto o consulenza forniti dalla società madre alla sua controllata. Al Fisco interessa in primo luogo che la fornitura dei servizi sia effettivamente avvenuta e che venga gestita a condizioni di mercato. «L’amministrazione delle imposte presta un’attenzione molto alta ai documenti di supporto che dimostrano la veridicità di quanto affermato, e soprattutto alla loro autenticità, correzione formale e al loro valore probatorio. Quello che l’amministrazione accettava in passato oggi di solito non basta più» scrive Linda Scharingerová, senior manager nel dipartimento Legislazione e Imposte di Deloitte.
Il principale pericolo che corrono le aziende, è vedersi esclusi dal novero dei costi di esercizio detraibili proprio i servizi acquistati dalla società imparentata. In questo modo l’amministrazione procede poi al ricalcolo dell’imponibile e all'esazione dell’imposta non versata. Per evitare una tale situazione, le imprese dovrebbero procedere nei confronti della loro società madre come se fosse un fornitore indipendente. «In tal caso i rapporti commerciali non sono automatici e i servizi non verrebbero erogati senza ordini e contratti sottoscritti e senza una chiara distinzione dei servizi erogati e del loro costo» indica Linda Scharingerová. Un altro fattore chiave per uscire indenni dai controlli consiste nel conservare la documentazione riguardante i servizi acquistati.
Fonte: www.dreport.cz
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