Il presidente della Corte Costituzionale ceca, Pavel Rychetský, ha espresso parole molto dure sulla mentalità e l’approccio dei funzionari pubblici cechi.
In una lunga intervista rilasciata all’Agenzia di Stampa Ceca, la ČTK, la quale ha spaziato su diversi temi di primo piano, il presidente della Corte Costituzionale ha descritto molto criticamente l’operato dei funzionari pubblici cechi. «Fin dai tempi dell’Impero austroungarico perdura una singolare pesantezza nella mentalità di funzionari pubblici di ogni livello, secondo cui, loro sono i signori e perciò ai richiedenti non basta fare una domanda secondo il diritto ma devono supplicarli» ha dichiarato Pavel Rychetský.
Secondo il presidente della Corte Costituzionale (in carica dal 2003) l’unico freno a questa prepotenza sta nella giustizia. «L’infezione che ha colpito la burocrazia del nostro Paese è molto grave e può essere guarita solo da una giustizia amministrativa efficiente. Non c’è nessun altro mezzo per trasformare i funzionari pubblici da signori feudali in nostri servitori» ha aggiunto il presidente. Tra gli esempi i verdetti del Tribunale Amministrativo Supremo contro l’uso troppo disinvolto da parte dell’Amministrazione Fiscale dei pignoramenti fiscali preventivi in casi di sospetti di evasione dell’IVA.
Tuttavia, proprio la giustizia amministrativa è davanti ad un’importante sfida generazionale. Entro ottobre lascerà la guida del Tribunale Amministrativo Supremo (TAS) l’attuale presidente Josef Baxa, in carica dal 2003. Il successore di Baxa dovrà essere scelto dal presidente della Repubblica Miloš Zeman. Baxa, che ha 59 anni, ha assicurato che continuerà a esercitare il ruolo di giudice ordinario del TAS.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
Fonte fotografia: Ústavní soud