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19.06.2018

Risparmi energetici: ultima occasione per ottenere finanziamenti pubblici

A inizio luglio partirà una nuova tranche del bando Risparmi energetici del programma operativo per le aziende OPPIK. Il bando con un budget di circa 230 milioni di euro rappresenta una delle ultime occasioni per le imprese attive in Repubblica Ceca per ottenere finanziamenti a fondo perduto per la riduzione del consumo di energia. «Il finanziamento va dal 30 al 50% dei costi sostenuti in funzione delle dimensioni dell’azienda», sottolinea Roberto Buffagni, amministratore unico di CON.I.S.TER, Consorzio Ingegneria Servizi Territoriali di Genova, che sta già curando diversi progetti di risparmio energetico per aziende italiane presenti con impianti industriali in Repubblica Ceca. I finanziamenti vanno da un minimo di 500.000 corone a un massimo di 250 milioni di corone.

Finora i bandi per i Risparmi energetici non hanno ottenuto un significativo riscontro dalle aziende a causa dei bassi costi delle energie. La nuova tranche tuttavia avrà alcune condizioni agevolate. Per facilitare l’uso dei finanziamenti per risparmi energetici, il gestore del fondo ha abbassato il punteggio necessario per ottenere il finanziamento, ha snellito alcune procedure e ha allungato l’elenco dei costi finanziabili ampliandolo, ad esempio, anche alle spese per il pre-progetto. I requisiti di base, tra cui almeno due anni di attività e sede dell’intervento fuori Praga, rimangono invariati.

Ma quanto può convenire a un’azienda intraprendere un progetto di risparmio energetico? «I nostri interventi sono progettati affinché convengano alle aziende anche senza fondi pubblici – sottolinea Roberto Buffagni -, in Repubblica Ceca i fondi europei aiutano tuttavia ad abbreviare in maniera sensibile il periodo di rientro». Nel settore manifatturiero sono ovviamente interessate le produzioni energivore. «In generale gli interventi di risparmio energetico possono essere interessanti per le aziende che producono su due o tre turni o che abbiano impianti antiquati o con carenze sotto il profilo termico», indica Paolo Barchi, associato a CON.I.S.TER. Gli investimenti e i tempi di rientro dipendono fortemente dalle tipologie della produzione. «Ad esempio i sistemi di cogenerazioni possono raggiungere risultati importanti nella produzione e nelle stampe di plastica che richiedono flussi di acqua calda e fredda», continua Paolo Barchi.

Un fattore, che talvolta dissuade le imprese, è il carico amministrativo relativo del progetto. L’affidamento del progetto a una società specializzata esterna riduce notevolmente l’impegno del personale dell’azienda. «In prima battuta effettuiamo un audit dei consumi e delle esigenze dell’azienda che vengono rilevati tramite una scheda preformata – descrive Paolo Barchi -, segue poi un sopraluogo e la valutazione dei possibili interventi con i nostri tecnici. Ne viene fuori una fotografia della situazione, che dà al cliente una prima idea degli interventi da effettuare». CON.I.S.TER è in grado di preparare una prima bozza del progetto in 15 – 20 giorni, a seconda della dimensione e complessità dell’azienda. Per presentare la richiesta di finanziamento CON.I.S.TER collabora con l’agenzia Asistenční Centrum, socio Camic, specializzata in fondi europei.

A differenza di altre società simili del settore, la CON.I.S.TER e i suoi associati seguono la fase di realizzazione degli interventi proposti. «Forniamo alle aziende soluzioni chiavi in mano, che comprendono sia la fase di progettazione che quella di realizzazione, che tuttavia in Repubblica Ceca deve essere messa a bando dall’azienda», sottolinea Roberto Buffagni. CON.I.S.TER ha elaborato diversi moduli di intervento, che poi vengono adattati alle diverse realtà produttive. «L’istallazione di impianti fotovoltaici, il revamping degli stessi e la cogenerazione sono tra gli interventi principali, a cui se ne possono aggiungere altri che rispondono a situazioni particolari dell’azienda», spiega Paolo Barchi. Seguendo la fase di realizzazione CON.I.S.TER ha la possibilità di intervenire sulla qualità dei lavori indicando prodotti e tecnologie di migliore qualità. «Alle imprese possiamo inoltre proporre soluzioni finanziarie che alleggeriscano ulteriormente il peso sui bilanci dell’investimento», aggiunge Roberto Buffagni. Grazie a queste soluzioni e ai contributi pubblici i tempi di rientro si accorciano ulteriormente e l’investimento in risparmio energetico diventa interessante per un numero rilevante di aziende manifatturiere.

Fonte e maggiori informazioni: http://www.conister.it

Fonte fotografia: Pixabay

 

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