Mercoledì 2 febbraio la Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca ha organizzato un incontro on-line sui trend e sulle prospettive nel settore della logistica. L’ospite del seminario, aperto da un intervento del consigliere Camic Pavel Zezula, è stato il direttore esecutivo della Federazione del trasporto e della logistica della Repubblica Ceca Petr Rožek.
I problemi e l’aumento dei costi di trasporto tra Asia, America ed Europa hanno riempito lo scorso anno le pagine dei giornali. “Ciò a cui assistiamo oggi nella logistica non è conseguenza della pandemia” ha detto Petr Rožek. I segnali di squilibri e i trend negativi, che si sono pienamente manifestati in questi mesi, erano presenti già prima dell’epidemia. Soprattutto nel trasporto navale le tempistiche sono diventate imprevedibili con conseguenze nefaste sul funzionamento dei porti e dei sistemi di trasporto collegati.
A contribuire al cattivo funzionamento dei trasporti si conta anche la domanda rimandata negli Stati Uniti, che è stata potenziata dai trasferimenti governativi, milioni di container bloccati nei porti e anche la politica di tolleranza zero nei confronti del covid-19 del governo cinese, che porta a duri lockdown in importanti nodi logistici. Grazie a varie deroghe, i trasportatori marittimi possono collaborare tra loro sia sul mare che sulla terraferma – vale a dire nei confronti dei porti e dei clienti. “Per questa regione gli operatori della logistica navale hanno formato un forte blocco” ha illustrato Rožek, un altro fattore che a suo parere ha contribuito al rialzo dei prezzi.
La pandemia ha tuttavia colpito il trasporto aereo che faceva largo uso di voli misti merci/passeggeri. Ma il numero dei voli passeggeri è sceso rapidamente a causa delle limitazioni pandemiche. Alcune compagnie hanno perfino utilizzato aerei senza passeggeri per il trasporto di merci chiave. Una delle soluzioni ai ritardi del trasporto navale e all’onerosità degli aerei nei movimenti merci tra Cina ed Europa è sembrata la ferrovia. “La ferrovia ha registrato lo scorso anno un record: un milione di container trasportati” ha indicato Rožek. Tuttavia il trasporto ferroviario è piuttosto macchinoso con ben due trasferimenti di merci durante il viaggio ed è esposto all’instabilità nel Kazakistan.
A livello europeo è stato importante la Brexit, che ha reso molto più difficile il movimento merci verso e dal Regno Unito. I trasportatori hanno bisogno di dichiarazioni doganali che allungano di molto i tempi di trasporto. Per questo motivo, diverse imprese stanno valutando di abbandonare il mercato britannico. Nel trasporto su gomma da e per l’Italia rimane il problema con il Passo del Brennero. Il Tirolo austriaco vuole limitare la capacità di quest’arteria autostradale tramite il contingentamento dei mezzi pesanti. Una misura che ha suscitato proteste di diversi paesi, tra cui la Repubblica Ceca a livello europeo.
Secondo Rožek la logistica ha però retto il peso della pandemia,“siamo riusciti ad assicurare la disponibilità dei beni di base e a mantenere in attività l’industria”, affermando che ci sono state interruzioni temporanee. Secondo il suo parere, il settore dovrebbe accrescere la propria resilienza. “La logistica è stata spinta verso una velocità sempre più alta a prezzi sempre più bassi, due trend, che assieme non sono sostenibili” ha sottolineato. Quest’anno continueranno ad esserci prezzi alti e alcune interruzioni, ma un miglioramento potrebbe arrivare verso la fine del 2022.
Fonte: Camic
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