L’Unione delle Acque Minerali (SMV), che riunisce le maggiori società del settore in Repubblica Ceca, tra cui Mattoni 1873, ha lamentato la mancata correzione del rialzo dell’IVA.
Secondo la manovra del governo, le acque minerali dovrebbero essere inserite nell’aliquota base dell’IVA al 21% con un rialzo di sei punti percentuali rispetto alla situazione odierna. Gli altri alimenti, compresi quelli meno sani, dovrebbero invece rientrare nell’aliquota ridotta del 12%. In molti casi l’aliquota, quindi, calerà di tre punti percentuali. “Comprendiamo la necessità di ottenere maggiori risorse per le casse pubbliche, ma ci sfugge il senso per il quale il governo vuole prendere queste risorse dalle tasche dei consumatori, che hanno un approccio responsabile alla propria salute” ha detto la presidente di SVM, Jana Ježková.
La coalizione si è accordata solo su pochi spostamenti tra l’aliquota ridotta del 12% e quella base di 21%. Rispetto alle proposta già pubblicata si prevede di inserire nell’aliquota ridotta i quotidiani.
Fonte fotografia: Mattoni 1873