In seguito alle elezioni parlamentari di ottobre, il sistema attuale degli incentivi per gli investimenti esteri, potrebbe subire dei profondi cambiamenti; tali modifiche vengono invocate dalle associazioni imprenditoriali ceche e dai partiti politici.
Il sistema vigente fu creato a fine degli anni Novanta e ha, come principale parametro di riferimento, il numero dei posti di lavoro creati. Secondo l'Unione del Trasporto e dell'Industria, la principale associazione di imprese industriali in Repubblica Ceca, il criterio dovrebbe essere fortemente rivisto o addirittura cancellato, infatti il direttore del dipartimento per la crescita economica dell'Unione, Bohuslav Čížek, sostiene che «il sistema degli incentivi non andrebbe abolito, ma modificato, affinché sostenga la modernizzazione dell'economia ceca». Il parametro da utilizzare per l’erogazione degli incentivi dovrebbe basarsi sul contenuto tecnologico dell'investimento e non sul numero dei posti di lavoro creati.
Negli ultimi anni la maggioranza dei progetti che hanno goduto di incentivi, è stata rappresentata dall'ampliamento di investimenti esteri già presente sul territorio. La Camera di Commercio Ceca avverte che questo trend va a scapito delle imprese ceche, avverte. Secondo la Camera, molte imprese locali esprimono un potenziale tecnologico superiore rispetto agli investimenti effettuati dalle aziende estere. Pertanto il sistema di incentivi andrebbe esteso anche alle imprese ceche. «Dobbiamo sfruttare quest’occasione per attrarre investimenti in settori che ci permetteranno di produrre sul nostro territorio dei prodotti ad alto potenziale tecnologico e con più alto valore aggiunto», sottolinea Vladimír Dlouhý, presidente della Camera di Commercio Ceca.
Anche le proposte espresse dai principali partiti in corsa per le elezioni politiche di ottobre, vanno nella direzione che vede essenziale l'estensione del programma degli incentivi alle piccole e medie imprese locali. Grazie alle modifiche, il sistema non dovrebbe essere più riservato esclusivamente agli investitori esteri. Oltre al contenuto tecnologico, i partiti prendono in considerazione anche altri parametri di valutazione, ad esempio: i socialdemocratici vorrebbero vincolare gli incentivi ad un salario minimo aziendale, calcolato a partire dal salario medio; invece i popolari vorrebbero sostenere maggiormente le imprese attive in più regioni ceche.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: MPO
