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31.08.2017

Primo via libero all’autorizzazione a procedere nei confronti di Babiš e Faltýnek

I deputati hanno fatto il primo passo verso l'autorizzazione a procedere nei confronti del leader del movimento Ano 2011, Andrej Babiš e del suo vice Jaroslav Faltýnek. Ieri, mercoledì 30 agosto, è arrivato il parere favorevole della Commissione per l'Immunità.

I due deputati sono indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'erogazione di una sovvenzione di 50 milioni di corone per la realizzazione del resort Nido della Cicogna (Čapí hnízdo) in Boemia Centrale. Secondo la polizia, i due politici avrebbero coordinato le attività volte a nascondere la reale struttura proprietaria dell'azienda mettendo in questo modo in atto una truffa ai danni dell'Unione Europea. Con una vendita fittizia il Nido della Cicogna sarebbe uscito dal gruppo Agrofert, di cui è proprietario unico Andrej Babiš, rientrando così nei parametri di piccola e media impresa, necessari per l'erogazione della sovvenzione. Secondo Babiš, la società, che è rientrata sotto le ali di Agrofert nel 2014, era di proprietà dei suoi figli e del fratello della sua compagna nel periodo sotto esame. L'accusa pendente sui due deputati e sulle altre persone persone coinvolte è di truffa ai danni degli interessi finanziari dell'Unione Europea.

La Commissione ha preso la decisione dopo le audizioni sia di Babiš sia e dei suoi accusatori: il capitano di polizia Pavel Nevtípil e il sostituto procuratore Jaroslav Štaroch. La votazione definitiva sull'autorizzazione a precedere si terrà durante la prossima seduta della Camera, che inizierà martedì 5 settembre. A meno di clamorose sorprese, la plenaria dovrebbe confermare l'orientamento della Commissione. Tra i principali partiti politici, solo i deputati del movimento Ano 2011 hanno manifestato dubbi sull'imparzialità delle indagine.

«Non c'entra nulla il Nido della Cicogna, il vero tema di questa indagine è chi vincerà le prossime legislative. L'obiettivo è di formare un governo senza Babiš» ha esclamato il leader del movimento Ano 2011 contro la decisione della Commissione. Per ora la formazione politica di Babiš non sembra risentire troppo dello scandalo. Tuttavia l'affaire potrebbe isolarlo politicamente, e anche in caso di vittoria, avrà bisogno di alleati per formare un nuovo governo dopo le legislative. Fin'ora a condividere i dubbi di Babiš sono quasi esclusivamente i compagni del suo movimento. Tra questi anche il ministro della Giustizia Robert Pelikán, secondo il quale la tempistica della richiesta da parte degli inquirenti sarebbe sospetta. Nel caso Babiš venga rieletto il 20 e 21 ottobre, gli inquirenti dovranno chiedere di nuovo un'autorizzazione a procedere alla nuova Camera. Per Pelikán proprio questo fatto può far emergere forti dubbi sul comportamento “prelettorale” della polizia e della magistratura.

 

Fonte: www.ceskatelevize.cz

Fonte fotografia: psp.cz

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