Il premier Petr Fiala ha ribadito la fermezza del governo di fronte alle richieste degli agricoltori, respingendo categoricamente l'idea di cedere al cosiddetto "ricatto" proveniente dal settore agricolo. Le parole del premier sono arrivate in risposta alla nuova giornata di mobilitazione dei coltivatori, convocata dalle principali organizzazioni del settore.
Giovedì, circa 4000 agricoltori hanno fatto sentire la propria voce a Praga, portando con sé circa un migliaio di mezzi e manifestando di fronte alla sede del governo. L'evento ha avuto un impatto significativo sul traffico, soprattutto nel centro della città. Secondo gli organizzatori, il settore agricolo sta subendo le conseguenze delle importazioni a basso costo da paesi al di fuori dell'Unione Europea, oltre a essere gravato da una burocrazia eccessiva e dall'aumento dei costi.
Gli agricoltori lamentano che il governo abbia risposto positivamente solo a una delle loro cinque richieste. Tuttavia, il premier ceco Petr Fiala ha sottolineato che l'esecutivo ha incrementato di due miliardi di corone gli investimenti destinati all'agricoltura. "Non intendo, e parlo a nome di tutto il governo, piegarmi alla pressione, al ricatto o al blocco delle strade", ha dichiarato il capo del governo.