Il Municipio di Praga Capitale spinge sul Governo per fissare le nuove regole sul turismo collaborativo. Nel mirino soprattutto gli affitti di breve periodo intermediati da piattaforme web.
Secondo il gruppo del lavoro del municipio guidato dall’assessore Jan Wolf, il primo obiettivo dovrebbe essere la condivisione dei dati tra i vari enti statali, l’Amministrazione Fiscale e le piattaforme di intermediazione. «Quando i fornitori sapranno che le informazioni sulla loro attività sono tracciabili, allora la fornitura di alloggio a breve termine riemergerà dall’economia sommersa» sostiene Wolf. Il Municipio vorrebbe anche unire in una sola imposta l’attuale tassa di soggiorno e la tassa sulle capacità di alloggio.
Altre richieste di intervento legislativo riguardano l’impatto del settore sul tessuto urbano della città. Si stima che gli alloggi condivisi intermediati, ad esempio, dalla piattaforma Airbnb corrispondano a 18.600 unità abitative concentrate per lo più a Praga 1 e a Praga 2. Secondo gli amministratori locali l’alta concentrazione di stanze e appartamenti affittati ai turisti metterebbe in difficoltà il mercato immobiliare, e soprattutto gli affitti a lungo termine, nel centro della capitale. Perciò il Municipio di Praga Capitale chiede di poter fissare un tetto massimo di alloggi affittati a breve termine e un numero massimo di giorni in un anno, in cui un alloggio può venire affittato ai turisti.
Fonte: www.praha.eu
Fonte fotografia: praha.eu
