La coalizione che governa al municipio di Praga capitale è spaccata sulla costruzione della nuova metro D. Lo ha evidenziato l’ultima seduta della giunta riunitasi martedì 18 luglio.
La giunta doveva discutere e approvare la formazione della joint-venture, l’Azienda del trasporto pubblico praghese e il gruppo finanziario Penta. La nuova società doveva curare l’acquisto dei terreni necessari per le infrastrutture, scavalcando le limitazioni a cui sono soggetti gli enti pubblici. La maggioranza del capitale sarebbe stata in mano all’investitore privato. La delibera doveva essere presentata dall’assessore ai trasporti Petr Dolínek, che ha invece preferito ritirare questo punto dall’ordine del giorno per non rischiare una bocciatura.
Una parte della coalizione ha manifestato nelle ultime settimane molte perplessità sul progetto. «Con l’attuale impostazione il progetto ha tutte le sembianze di una truffa. La responsabilità è del comune, che tuttavia non vede garantiti gli utili» sostiene Hana Marvanová, capolista del movimento STAN alle elezioni comunali di ottobre. Secondo i Verdi la necessità di formare una joint-venture sarebbe superata grazie all’approvazione della nuova legge sulle infrastrutture, che permette, a certe condizioni, di svolgere i lavori anche sui terreni ancora non definitivamente espropriati.
La nuova metro D è tra le opere infrastrutturali più importanti per il municipio di Praga capitale. La nuova metro dovrebbe collegare le zone di Písnice, Libuš e Krč prima con la metro C (fermata Pankrác) e poi direttamente con il centro della città con capolinea a náměstí Míru. La prima tranche della linea dovrebbe costare 40 miliardi di corone e la nuova metro dovrebbe essere senza conducente.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: unsplah