Uno sguardo al futuro di Praga. È stato questo l’oggetto della conferenza Praga oggi e domani organizzata dalla Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca, martedì 9 aprile presso la sede dell'Istituto per la Pianificazione e lo Sviluppo di Praga, all'interno del complesso CAMP.
«Praga continua a essere una città in grande espansione: le stime prevedono un aumento degli abitanti di circa 500.000 persone entro il 2050», apre il dibattitto il vicepresidente della Camera, Danilo Manghi. L'incremento demografico, l'ingresso del capitale di investimento straniero e i forti flussi turistici, generano non poche sfide sul piano infrastrutturale e abitativo. Con queste sfide si confronta il nuovo piano metropolitano, che dovrà essere approvato entro la fine del 2020. Il nuovo piano contiene il tracciato delle principali infrastrutture di cui la capitale vorrebbe dotarsi (tra cui il tratto di completamento della tangenziale, la linea di metro D o il collegamento tramite treno con l'aeroporto) e, soprattutto, ne individua le grandi aree di sviluppo, denominate aree di trasformazione. «Di aree di trasformazione ce ne sono diverse centinaia», ha spiegato Jaromír Hainc, Direttore del Dipartimento per il Design Urbano e coautore del piano, il quale ha poi illustrato ai Soci partecipanti la struttura, le peculiarità e le novità del progetto.
La più grande novità del piano è la suddivisione della città in località, di cui poi viene analizzato e descritto il carattere. Nelle zone stabilizzate della città come il centro, il carattere ben definito della località diventa fortemente vincolante per ogni intervento, mentre nelle località di trasformazione è lasciata maggiore libertà di modifica agli investitori.
Nella visione del Municipio, le località di trasformazione, spesso ex centri industriali e aree brownfield, dovrebbero essere sviluppate in maniera complessiva in collaborazione con gli investitori privati. «In base al principio per cui la città costruisce la città, l'amministrazione comunale preparerà le grandi località, affinché possano arrivarci gli investitori privati, che hanno un ruolo insostituibile», ha sottolineato il Vicesindaco di Praga Capitale per lo sviluppo urbano e il piano regolatore, Petr Hlaváček. In questo modo, sorgeranno le nuove aree urbane con immobili residenziali, amministrativi e commerciali e le infrastrutture necessarie. Per non sfavorire gruppi immobiliari di media dimensione, il Municipio prevede la possibilità di frazionare le aree di trasformazione più grandi. In ogni caso, il Municipio spingerà affinché le società collaborino tra loro nei nuovi progetti, anche in aree stabilizzate. «Non vogliamo che i progetti di sviluppo immobiliare si chiudano in sé stessi», ha aggiunto Hlaváček.
Il Vicesindaco ha poi risposto a numerose domande dei Soci presenti su temi attuali della capitale, tra cui il problema di mobilità e parcheggi, le modalità e i tempi di rilascio dei permessi, la crescita vertiginosa del flusso turistico nel centro città e la possibilità, molto dibattuta, di costruire nelle vicinanze del centro edifici a sviluppo verticale. Uno dei problemi che la città deve affrontare è poi il rapporto di vicinato con i comuni e con la regione della Boemia centrale. «La legge limita le nostre possibilità di pianificazione tramite il confine amministrativo con la regione: io riporto sempre Milano come esempio di metropoli dove si sono fatti grandi passi avanti in questo senso», ha concluso il Vicesindaco, con riferimento alla creazione dell'area metropolitana.
La conferenza si è tenuta nell'ambito degli incontri del Gruppo Immobiliare. Il prossimo appuntamento è mercoledì 15 maggio con un incontro di approfondimento sui contratti di locazione.
Fonte: Camic
Fonte fotografie: Studio Adam-Costey