Una delle realtà produttive più importanti del settore agroalimentare e caseario ceco ha cambiato nome. La società Orrero, che fa parte del gruppo italiano Brazzale, è stata nei primi di maggio rinominata Brazzale Moravia.
Una scelta naturale, spiega Roberto Brazzale, amministratore della società. “Abbiamo ereditato il nome Orrero dalla joint venture con cui abbiamo effettuato il nostro sviluppo in Moravia. Cambiare il nome della società in Brazzale Moravia è stata una scelta del tutto naturale volta a comunicare l'appartenenza al gruppo, molto noto sul mercato, e alla famiglia Brazzale, la più antica impresa italiana nel settore. Brazzale Moravia quindi apparirà accanto al nome dei nostri prodotti, tra cui il Gran Moravia”.
Tutto il settore caseario sta vivendo negli ultimi mesi un periodo di forte squilibrio. La principale causa è, dopo 31 anni, la fine, non adeguatamente preparata, del regime delle quote latte che ha portato ad una forte sovrapproduzione europea e al conseguente calo dei prezzi della materia prima. È stata toccata in maniera indiretta anche la società di Litovel. “I nostri allevatori sono ovviamente colpiti dal calo dei prezzi del latte e stanno soffrendo per gli errori della politica - nota Roberto Brazzale –. Con l’introduzione delle quote latte l’Unione Europea ha interferito con il funzionamento del mercato creando enormi limiti allo sviluppo naturale e, di conseguenza, la fine di tale regime ha generato un exploit di produzione, del tutto naturale quando questo tipo di interventi cessa, che si arresta quando il mercato ritrova il suo equilibrio i cui primi segnali iniziano a vedersi con la riduzione della produzione di alcune regioni europee”.
Con la fine elle quote latte i mercati ceco, europeo e mondiale sono stati sommersi da latte e derivati in esubero, prodotti soprattutto in Germania, Olanda e Polonia. “Nonostante l’imponente offerta di materia prima di questi Paesi, continueremo ad usare solo latte moravo – sottolinea Roberto Brazzale –. Senza più la gabbia delle quote latte vedremo crescere in Europa specializzazione, dimensioni ed efficienza dei produttori delle aree più predisposte, e la Repubblica Ceca è tra queste. Saremo più competitivi nel mondo e riprenderemo importanti fette del mercato mondiale, che sta crescendo continuamente, e che con l’autolimitazione avevamo regalato alla Nuova Zelanda. La certificazione di filiere ecologicamente sostenibili, come quella di Brazzale Moravia, aiuterà nello sviluppo”.
La società continua ad investire anche nella propria rete di vendita retail, La Formaggeria. Attualmente in Repubblica Ceca sono presenti 19 punti vendita, di cui nove a Praga, tre a Brno e altri a České Budějovice, Hradec Králové, Liberec, Olomouc, Ostrava e Pardubice. “Vogliamo continuare ad ampliare la nostra rete seguendo le occasioni di crescita che si presentano sul mercato ceco – afferma Roberto Brazzale –. I nostri negozi si adattano a diverse location. Per esempio a Brno siamo presenti nella centrale piazza di Zelný trh e in due grandi centri commerciali cittadini. In tutti e tre i casi, i punti vendita vanno molto bene perché riescono a garantire un servizio ritagliano su ogni tipo di clientela. Quella de La Formaggeria di Brazzale Moravia è l’unica rete di vendita al dettaglio di un’industria casearia europea, direttamente dal produttore al consumatore”.
Oltre ai formaggi aziendali, nei punti vendita della rete occupano un ruolo chiave molti tipi di cibi e vini italiani. Circa il 75% del fatturato deriva da prodotti importati direttamente dall’Italia, grazie ad un ufficio acquisti proprio che ne cura qualità e convenienza. “La chiave di tutto è la qualità del servizio. I nostri negozi non sono dei supermarket, il personale è formato per fornire consigli ai nostri clienti e capire i prodotti che sta vendendo. Investiamo molto sulla formazione professionale dei nostri dipendenti”, conclude Roberto Brazzale.
Fonte fotografia: Roberto Brazzale