L'ex premier e attuale leader dell'opposizione Andrej Babiš insieme alla sua aiutante Jana Nagyová sono stati nuovamente prosciolti dalle accuse nell'affaire Nido della Cicogna (Čapí hnízdo), uno dei casi più discussi nella politica ceca degli ultimi anni.
Il presidente di Ano 2011 e la sua collaboratrice erano accusati di truffa nell'ottenimento dei fondi europei, in relazione al progetto del resort di lusso Nido della Cicogna avviato nel 2007. La società, essendo uscita dal gruppo Agrofert, era considerata una piccola e media impresa idonea a ricevere finanziamenti dall'Unione Europea. Complessivamente, il resort ha ottenuto circa 50 milioni di corone dai fondi europei.
Secondo l'accusa, l'uscita della società dal gruppo Agrofert era una mera operazione di facciata volta a ottenere finanziamenti pubblici destinati alle PMI. Tuttavia, secondo la sentenza emessa mercoledì dal tribunale di Praga, l'accusa non è riuscita a dimostrare la commissione di un reato. Va ricordato che il tribunale aveva già prosciolto i due imputati nel gennaio dell'anno precedente, ma l'Alta Corte, a seguito di un ricorso presentato dal pubblico ministero, aveva ordinato al tribunale di Praga di integrare alcune perizie e testimonianze. È probabile che il caso non si concluda qui e che il PM decida di presentare nuovamente ricorso.
