Alcuni mesi fa la società italiana Artquick, che ha un’esperienza trentennale nel campo degli eventi aziendali, ha deciso di aprire un suo ufficio a Praga per soddisfare le esigenze dei suoi clienti e offrire i propri servizi alle aziende ceche. Abbiamo parlato dell’azienda e dell’attrattività dell’Italia per le aziende estere con l’amministratore Paolo Moschini Monti.
La vostra società è attiva a Torino da oltre 30 anni. Perché avete deciso di espandervi in Repubblica Ceca?
Crediamo fortemente nel mercato ceco. L’impulso è arrivato dai nostri clienti, tra cui ci sono multinazionali italiane, francesi o americane, che erano interessati alla Repubblica Ceca. Ci rivolgiamo ovviamente anche alle aziende attive a Praga e nel resto della Cechia interessate a organizzare i loro eventi aziendali in Italia. A Praga abbiamo una collaboratrice con una grande esperienza, che ha il pieno supporto del nostro team in Italia. Le nostre offerte vengono studiate ad hoc in base alle esigenze sia delle aziende italiane che quelle ceche. Il cuore della nostra azienda è la presidente Barbara Parodi, che dirige la società.
Il settore degli eventi a Praga vede numerose presenze locali e internazionali. Quali sono le specificità, che vi distinguono sul mercato?
Crediamo che l’organizzazione degli eventi Made in Italy sia già di per sé un valore aggiunto. Vantiamo un’esperienza trentennale nell’organizzazione di eventi dalle 20 alle 9.000 persone e collaborazioni con aziende nei settori delle assicurazioni, delle banche, nel beauty o con delle importanti confederazioni. Abbiamo anche collaborato con importanti aziende dell’automotive come il gruppo Stellantis avendo curato per loro degli eventi. Abbiamo già avuti alcuni primi contatti con aziende ceche interessate a organizzare degli eventi o partecipazioni dei loro dipendenti in Italia e in altri paesi. Siamo quindi attivi anche fuori dall’Italia, che tuttavia cerchiamo di promuovere tra le aziende ceche.
L’Italia è una destinazione interessante per gli eventi di comunicazione?
Dalla nostra esperienza possiamo dire che l’Italia riscuote molto successo tra le aziende estere e multinazionali. Si può parlare di un incremento del 25% - 30% rispetto agli anni passati. L’Italia ha un importante vantaggio logistico – con brevi spostamenti ci sono molte alternative come località di mare, montagna o collina o città d’arte. E questo ci dà una marcia in più.
I territori italiani, anche fuori dalle grandi città, sono attrezzati ad accogliere questi flussi turistici corporate?
In generale i territori italiani hanno le infrastrutture per accogliere eventi da decine di persone o anche alcune migliaia di partecipanti. La nostra azienda ha una clientela con richieste molto diversificate, da hotel a quattro stelle fino al cinque stelle extralusso, e non abbiamo riscontrato difficoltà sotto questo punto di vista. Un punto di forza sono le produzioni di vino e di cibo con catering molto apprezzati dai clienti.
Negli ultimi anni stanno emergendo sul mercato degli eventi delle nuove tendenze?
La nostra azienda è molto legata ai temi della sostenibilità e inclusività. Abbiamo ad esempio una politica antispreco per il catering. E questi temi sono molto importanti anche per i nostri clienti.
Tra le vostre principali attività c’è l’organizzazione di team building. Le imprese sono disposte a investire nella motivazione dei loro dipendenti o tendono in questo periodo a risparmiare?
Non percepiamo una tendenza al risparmio in questo settore. Anzi le aziende sono disposte a investire e noi cerchiamo di aiutare loro a migliorare la loro forza interna.
Abbiamo un team interno che gestisce varie tipologie di team building e formazione specializzata in vari settori per le aziende e le multinazionali. Ad esempio diversi anni fa abbiamo organizzato un teambuilding sotto forma di giornata di ricerca di tartufi per direttori e proprietari di una ventina di banche. L’evento ha avuto talmente successo, che ha fatto partire una tradizione. E questo è solo un esempio delle molteplici attività che riusciamo a organizzare.
