Lo scorso venerdì 4 ottobre, dopo ben diciasette anni, l'agenzia di rating Moody's ha deciso di rialzare la valutazione della Repubblica Ceca. Il rating della Repubblica Ceca è migliorato di un grado passando da A1 a Aa3. La valutazione del paese è, quindi, salita nella fascia di debitore a rischio molto basso. L'outlook è stabile. «Quanto più alto è il grado di valutazione, tanto più il paese è credibile agli occhi degli investitori e può ottenere credito a migliori condizioni», ha commentato l'upgrade il ministro delle finanze, Alena Schillerová.
I motivi presentati da Moody's per il rialzo del rating sono essenzialmente due. Il primo motivo risiede nei parametri finanziari del bilancio del settore pubblico. «Sebbene le previsioni di crescita siano in rallentamento, Moody's si attende un calo del carico del debito governativo della Repubblica Ceca», ha sottolineato l'agenzia. Anche grazie a uno stabile saldo positivo primario, il rapporto deficit/Pil dovrebbe scendere entro il 2023 sotto il 30 percento. Il secondo motivo riguarda alcune riforme approvate dal governo, che hanno permesso il rialzo del rating. L'agenzia ha particolarmente apprezzato le attività di supporto alla ricerca e sviluppo e l'aumento del valore aggiunto della produzione, tra cui la recente modifica degli incentivi agli investimenti. «Il sistema delle innovazioni in Repubblica Ceca ha una serie di punti di forza di base ma anche margini di miglioramento, che il governo mira ad affrontare con la sua strategia per le innovazioni», ha fatto notare Moody's.
Fonte: www.mfcr.cz
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