Il ministro dello sviluppo regionale Karla Šlechtová ha lanciato un forte grido d'allarme sul futuro del nuovo regolamento edilizio che ha completato la prima lettura alla Camera dei Deputati.
La critica del ministro riguarda gli emendamenti presentati dai deputati durante l'iter legislativo. Attualmente sono state presentate circa 270 modifiche al testo approvato dal governo. Secondo il ministro gli emendamenti sono troppi e contraddittori. «Non voglio far passare un testo inutilizzabile. Ciò che si sta tentando di iscrivere in questa legge è assolutamente spudorato» ha dichiarato Karla Šlechtová. Il ministro ha aggiunto che potrebbe chiedere il ritiro del testo legislativo, qualora fosse stravolto e reso inutilizzabile dagli emendamenti approvati alla Camera.
Il principale obiettivo della riforma del regolamento edilizio era la semplificazione degli iter di concessione per le attività edilizie. Il testo prevede un iter unico per molti interventi mentre altri saranno invece sottoposti a iter specifici, come ad esempio le opere riguardanti la gestione delle risorse idriche. «Noi volevamo un solo ufficio, un solo iter di autorizzazione e un solo ricorso, ma non ci siamo riusciti» ha riconosciuto il ministro Šlechtová. Il suo dicastero sta lavorando inoltre ad un nuovo regolamento alternativo nuovo di zecca. Le linee guida della legge saranno presentate solo dopo l'eventuale approvazione della modifica attualmente alla Camera.
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