Una comunicazione aziendale efficiente è uno dei fattori di successo sia per le imprese emergenti che per quelle affermate. Dall’Italia è presente sul mercato ceco l’agenzia Milano Praha, che ha un ampio portfolio a livello internazionale. Il cuore dell’agenzia è la creatività. Ne abbiamo parlato con Antonio Pintér, presidente e Creative Director dell’agenzia.
L’agenzia è italo-ceca già a partire dal suo nome, ma i creativi sono soprattutto italiani. Qual è il valore aggiunto che portate dall’Italia sul mercato ceco?
«Siamo un’agenzia centrata sulla creatività, e particolarmente sull’esperienza come Direttori creativi mia e di Dario Mondonico. Vogliamo offrire alle aziende un nuovo tipo di servizio, agile, diretto, senza i meccanismi, le lungaggini e i costi di un’agenzia tradizionale.
Un’agenzia dinamica e veloce. Ed è proprio questa energia che ci rende particolarmente appetibili sul mercato ceco, che conosciamo molto bene grazie alla lunga collaborazione con il gruppo Karlovarské minerální vody. Da noi le cose succedono più velocemente».
Come agenzia e come creativi avete già all’attivo una serie di collaborazioni con marchi importanti, dal gruppo Karlovarské minerální vody fino a Generali, Ferrero, Fiat e altri. Preferite quindi collaborazioni con marchi già affermati oppure accettate anche il lancio di marchi non così conosciuti?
«Quando mostriamo il nostro portfolio, ovviamente, è importante mostrare le aziende più conosciute a livello internazionale. Ma nella nostra carriera abbiamo anche aiutato il lancio di numerose startup, alcune delle quali hanno avuto un notevole successo. Lanciare un nuovo prodotto, un nuovo marchio, o perfino una nuova azienda, è una delle imprese più emozionanti per chi lavora nella comunicazione. Una sfida che amiamo affrontare ogni volta che se ne presenta l’occasione».
Una delle linee di principio della vostra agenzia è “La comunicazione creativa funziona solo se riesce a vendere”. Qual è quindi nel vostro lavoro l’equilibrio tra la creatività del vostro personale, l’input delle aziende vostre clienti e infine i risultati raggiunti?
«Credo che l’equilibrio giusto sia 100% creatività, 100% efficacia. In pubblicità, la creatività è la via attraverso la quale si raggiungono gli obiettivi. L’obiettivo non è un freno o un ostacolo nel processo creativo. È il suo propulsore».
Nel vostro lavoro, mi sembra, puntate molto sui contenuti video e alcune vostre creazioni, come la pubblicità del noto “vestito d’acqua” per Mattoni, hanno certamente lasciato una forte traccia. Quali caratteristiche deve avere un buon video pubblicitario?
«È difficile generalizzare. Ma certamente, nella diversità degli obiettivi e dei budget a disposizione, ci sono alcune caratteristiche che la comunicazione audiovisiva non può trascurare: la capacità di sorprendere, di farsi ricordare. E di farlo trasportando un messaggio efficace. Un video che passa in televisione o online possono avere strutture, lunghezze e budget molto diversi. Ancora una volta è una questione di obiettivi. Ci sono però anche molti elementi in comune: i nostri telefoni e tablet sono diventati anche televisioni tascabili, sono il luogo in cui vediamo film, tutorial, possiamo divertirci e anche prendere contatto con la comunicazione commerciale. Che passi in tv oppure online, un commercial deve sempre essere ricordato, deve colpire, deve essere scelto dal suo utente. Cambiano i mezzi di comunicazione, ma non cambia il fatto che la comunicazione deve essere in grado di sedurre e di convincere. La materia prima della comunicazione restano le idee. Ed è questo il nostro core business come creativi e comunicatori».
Fonte: Camic
Fonte fotografia: Milano Praha