Il mercato del lavoro ceco continua a dar prova di grande vigore. Lo sottolinea l’analisi dell’Ufficio di Statistica ceco.
Nel terzo trimestre dell’anno si è verificato un ulteriore aumento dei salari. Rispetto all’anno precedente il salario medio è cresciuto del 4,5% a 27.220 corone mensili lorde. Grazie a un tasso d’inflazione particolarmente basso il potere d’acquisto aumenta del quattro percento. Gli stipendi sono cresciuti in maniera pressoché omogenea sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato. In aumento di 5,1% anche il salario mediano lordo che supera le 23.500 corone. Cambio al vertice dei lavori più pagati: il settore IT scavalca al vertice il settore delle banche e assicurazioni con un salario medio di oltre 50 mila corone mensili.
Grande forza anche per i dati sull’occupazione. Rispetto all’anno scorso nel terzo trimestre il numero degli occupati aumenta di oltre sessanta mila posti di lavoro. Di questi un terzo è stato creato dall’industria manifatturiera. Il tasso di attività economica sale alla quota record 72,2%. Contemporaneamente scende al quattro percento il tasso di disoccupazione e il numero delle posizioni non occupate supera 140 mila posti di lavoro. L’unico gruppo penalizzato sono le persone con la sola licenzia media: tra loro il tasso di disoccupazione aumenta di oltre il venti percento. Tra le persone con il diploma di maturità o la laurea il tasso di disoccupazione scende invece sotto il tre percento.
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