Il progetto Aura Statenice della società Manghi Czech Republic, socio Camic, entra nella fase di sviluppo con l’ingresso del gruppo Horizon Holding. Un’area da 240 mila metri quadrati con oltre 500 unità abitative e una visione chiara, che punta sulla qualità della vita. Ne abbiamo parlato con Danilo Manghi, Chief Executive di Manghi Czech Republic.
Manghi Czech ha realizzato numerosi progetti nel centro della capitale, divenendo negli anni tra i principali developer italiani per lo sviluppo di terreni. Dove nasce la scelta di progettare e investire nelle vicinanze di Praga?
Il progetto Aura Statenice nasce da una grande intuizione di mio padre Franco. Oltre 15 anni fa, quando abbiamo ideato il progetto, in Repubblica Ceca si costruivano principalmente quartieri e villaggi dormitorio. Mio padre ha invece capito che il mercato avrebbe richiesto progetti più ampi e ambiziosi, capaci di integrare le abitazioni con infrastrutture e servizi di livello. A questo si è aggiunta una forte determinazione e costanza nel voler realizzare il progetto, caratteristica di ogni visionario. Con Aura Statenice, quindi, abbiamo puntato molto sugli investimenti infrastrutturali, con la costruzione di un acquedotto, un depuratore, un centro commerciale, negozi, uffici, aree dedicate allo sport e al tempo libero, come la palestra e aree verdi attrezzate. Alla municipalità forniremo inoltre un terreno per gli edifici scolastici. L’obiettivo non è solo costruire case, ma sviluppare un’area a ridosso della capitale, con un concetto urbanistico moderno, che possa offrire ai residenti un’alta qualità di vita a trecentosessanta gradi, per tutta la famiglia e a lungo termine.
In quale fase si trova attualmente il progetto?
Il progetto è composto di quattro fasi. La prima ha ottenuto i permessi necessari e prevediamo l’inizio dei lavori di costruzione entro sei mesi, in autunno. Questa fase prevede l’edificazione di 79 ville con giardino e sarà completata in circa tre anni. La seconda fase nel suo complesso prevede la costruzione di oltre 500 appartamenti e unità abitative, per i quali contiamo di ricevere a breve i permessi. Parliamo di un valore complessivo di diverse centinaia di milioni di euro.
Come cambia il progetto con l’entrata del nuovo investitore?
Horizon Holding è entrata con quote di maggioranza per le prime due fasi. La terza e la quarta, di uguali dimensioni rispetto alle prime, restano in capo a Manghi Czech. Una volta ottenuti i permessi procederemo al coinvolgimento di altri partner strategici. Con Horizon condividiamo la visione e i principali valori d’impresa. La società, che fa parte del gruppo israeliano Shikun & Binui, ha una grande esperienza nella commercializzazione e nella vendita. Nel 2020 ha immesso nel mercato praghese oltre 300 appartamenti e ha avuto ricavi per quasi tre miliardi di corone. Horizon apporta nuovi capitali e il suo know-how, mentre Manghi Czech contribuirà con la propria esperienza nelle costruzioni, mantenendo ben visibile lo stile italiano che ci appartiene. La transazione Aura Statenice si preannuncia tra le più grandi operazioni del 2021 sul mercato del residenziale ceco. È una partnership strategica di alto livello, che ci dà molta soddisfazione.
A quale clientela si rivolge Aura Statenice?
Puntiamo alle famiglie, alle coppie, ai professionisti che lavorano a Praga. Per varie ragioni, questa clientela opta sempre più spesso per abitazioni fuori dal centro, ma in prossimità della capitale. Il progetto si trova nel distretto di Praga Ovest, con ottimi collegamenti con la città e l’aeroporto. Inoltre, grazie alle infrastrutture che stiamo costruendo, l’area avrà a disposizione tutti i servizi di cui ha bisogno una famiglia, con grande attenzione alla qualità e alle esigenze di sicurezza nate dall’esperienza della recente pandemia. L’offerta delle ville con giardino, ad esempio, viene incontro perfettamente alla crescente domanda emersa durante il lockdown. Ma ci sono soluzioni abitative per tutte le richieste e tipologie di clientela.
Le nuove richieste dei clienti, legate alla pandemia, incidono anche nella progettazione delle abitazioni?
Certamente. Le persone hanno bisogno di spazi maggiori e disegnati in modo diverso, perché lavorano più spesso da casa, anche in presenza dei bambini. Sono convinto che il bilanciamento tra lavoro e qualità della vita sarà il fulcro dei prossimi dieci anni. Era un trend latente, già in corso, che il Covid ha semplicemente accelerato. Questo ovviamente viene colto dai nostri progettisti e viene trasformato in soluzioni. Anche il giardino, per esempio, diventa uno spazio sempre più importante, che viene concepito in modo nuovo. Lo vediamo anche in altri progetti, come quello focalizzato sulle seconde case, un bene da sempre molto amato dai cechi, che fa parte della cultura locale, ma che oggi presenta richieste più complesse che stiamo intercettando. Anche in questo caso, il nostro approccio è sempre lo stesso: puntare sulla qualità.
Fonte: Camic
Fonte fotografia: Manghi Czech Republic