L’Unione Europea ha fatto un passo decisivo per la riforma del regolamento comunitario dell’IVA. Martedì 7 dicembre le nuove regole sono state approvate in via unanime dai ministri delle finanze dei paesi membri.
L’attuale regolamento comunitario risale a circa 30 anni fa e la Commissione Europea aveva lanciato la prima proposta per una modifica strutturale nel 2018. Il nuovo accordo è frutto di maratone negoziali, ha sottolineato il commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni. “Gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per far sì che i loro sistemi IVA riflettano le scelte politiche nazionali, garantendo al contempo la coerenza con le priorità comuni europee: le transizioni green e digitale e, naturalmente, la tutela della salute pubblica” ha illustrato Gentiloni tra i contenuti della modifica. Ora la riforma passa al vaglio del Parlamento Europeo.
Per gli stati membri sarà pertanto più facile applicare un’aliquota IVA ridotta per beni e servizi, che tutelano salute o hanno un effetto positivo sull’ambiente oppure contribuiscono alla trasformazione digitale. Inoltre gli stati potranno esentare dall’IVA beni e servizi relativi a esigenze di base. Non potranno invece godere dell’aliquota ridotta, i beni e i servizi che vengono considerati nocivi per l’ambiente. In questo caso i paesi avranno tempo fino al 2030 per modificare l’aliquota applicata. Infine le deroghe attive in soli alcuni paesi potranno essere estese anche al resto dell’Unione Europea. La Commissione vuole in questo modo garantire una maggiore parità di trattamento sul mercato comune.
Fonte e fonte fotografia: ec.europa.eu