Mercoledì 9 novembre la Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca ha organizzato una visita presso il stabilimento della società Logit, socio Camic, nella città di Podbořany. All'incontro erano presenti l'ambasciatore italiano Aldo Amati, il presidente della Camera Italo-Ceca Gianfranco Pinciroli, il Vicepresidente del gruppo Maurizio Radici, il Performance Yarn Business Area manager Nicola Agnolo e il direttore del marketing e della sostenibilità del Radici Group Filippo Servalli.
La società Logit fa parte del gruppo industriale italiano Radici Group specializzato nella produzione chimica delle fibre sintetiche e di tecnologie per l'energia verde. Il gruppo, che ha sede a Bergamo, ha a disposizione venti unità produttive distribuite su quattro continenti. Il giro d'affari del gruppo raggiunge circa un miliardo di euro e la società impiega circa 3800 dipendenti. «La società ceca ha circa 210 dipendenti e il suo stabilimento è tra i più grandi in Europa di questo genere» ha sottolineato durante l'incontro Filippo Servalli, direttore marketing e sostenibilità di Radici Group.
La società Logit è specializzata nella produzione di fibre sintetiche in poliammide. «Noi non produciamo il prodotto finale ma solo le fibre grezze, quindi i nostri clienti sono essenzialmente delle industrie del settore automotive – sottolinea il direttore di stabilimento Martin Chlup – Con le nostre fibre vengono poi prodotti tappetini per gli interni delle macchine, oppure tappeti per il settore residenziale».
La produzione dello stabilimento parte dal materiale grezzo, che viene importato dall'Italia, per arrivare al prodotto finale, le bobine di fibre sintetiche da consegnare ai clienti industriali. Particolarmente importante è il controllo della qualità di ogni singolo bobina. «Ad esempio nella tessitura di tappeti per le macchine anche una sola bobina con difetto può rovinare un'intera produzione – spiega il direttore Chlup - Per questo motivo non ci possiamo permettere nessun errore. Il settore automotive è molto esigente in questo senso.»
Anche Logit, come molte altre imprese, sta affrontando la particolare situazione sul mercato del lavoro. Nelle regioni vicine stanno infatti per aprire alcune grandi fabbriche con il conseguente rischio di “svuotare” di personale le società più piccole. Per mantenere e attirare nuovo personale la società ha sviluppato programmi mirati alla cura e alla tutela del personale cercando di aumentare l'attaccamento dei propri dipendenti alla società. «Grazie a questo attualmente non sentiamo la mancanza di candidati a differenze di molte altre imprese» dice Chlup.
Un'altra importante strategia dell'intero gruppo Radici è la sostenibilità ambientale e sociale. «Il riciclo fa parte della storia del gruppo da almeno trent'anni – dice Maurizio Radici, vicepresidente del gruppo intervenuto alla visita di Camic a Podborany – Inoltre siamo impegnati a mantenere condizioni di lavoro in tutti i nostri stabilimenti». Sul versante dell'ambiente il gruppo si concentra soprattutto sulla riciclabilità degli scarti, sull'uso dell'energia verde e sulla riduzione dell'uso d'acqua. «Attualmente circa la metà dell'energia consumata dal gruppo proviene da fonti di energia verde grazie a una forte quota di energia da fonti idriche» spiega Filippo Servalli. Logit inoltre sostiene attivamente anche il territorio, su cui è attiva, tramite la sua fondazione.
Il mercato, su cui si muove il gruppo Radici e la società Logit, è diventato sicuramente più difficile negli ultimi anni grazie a una concorrenza aggressiva da parte di competitors provenienti dalla Cina e dal Medio Oriente. Per questo motivo il gruppo ha dovuto specializzarsi in prodotti di maggior valore aggiunto. «Abbiamo trovato nicchie di mercato che ci garantiscono la redditività – sottolinea Filippo Servalli – Inoltre abbiamo puntato molto sull'innovazione e sviluppo di nuove fibre. Grazie a ciò il gruppo Radici rimane uno dei leader mondiali nel settore delle fibre sintetiche».
Fonte: Camic
Fonte Fotografia: Camic