Il Ministero dei Trasporti vuole ottenere nuovi strumenti per accelerare i lavori di preparazione delle grandi opere. Secondo il ministero i ritardi nella costruzione delle nuove autostrade sono causati dagli iter d’autorizzazione troppo lunghi e dalle difficoltà nell’acquisto (o nell’esproprio) dei terreni.
Per questa ragione il dicastero ha preparato una modifica della legge sulla costruzione delle infrastrutture di trasporto, che contiene nuovi strumenti per ridurre i problemi legati alla proprietà dei terreni. Se approvato, il testo legislativo permetterebbe di avvalersi dell’istituto della detenzione preliminare, grazie a cui lo stato controllerebbe i terreni su cui viene costruita l’infrastruttura, anche se non sono stati ancora acquistati o espropriati. In questo modo potrebbero iniziare i lavori preliminari, come le indagini archeologiche, prima che i terreni interessati siano diventati di proprietà dello stato.
L’istituto potrebbe essere utilizzato solo per le opere prioritarie. Nell’elenco, rivelato dal quotidiano economico Hospodářské noviny, ci sono praticamente tutte le autostrade in costruzione, la tangenziale di Praga, diverse tratte ferroviarie e il collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Praga. L’integrazione dell’elenco con altre opere sarà, prevedibilmente, oggetto di altre trattative politiche con i partiti presenti alla Camera dei Deputati.
Non è la prima volta che il Ministero dei Trasporti cerca di accelerare la fase di acquisto e di esproprio dei terreni. Due anni fa, in gennaio del 2016, è stata approvata una modifica legislativa che ha snellito la procedura di esproprio. In passato l’acquisto dei terreni ha bloccato diverse grandi costruzioni infrastrutturali. Il caso più noto è quello della coltivatrice diretta Ludmila Havránková. La sua opposizione alla vendita e all’esproprio dei terreni è durata quasi vent’anni e ha bloccato a lungo il completamento dell’autostrada tra Praga e Hradec Králové.
Fonte: https://byznys.ihned.cz
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