Lo screening nelle aziende verrà esteso a tutti i dipendenti. Aumenterà inoltre la frequenza dei test. Lo ha deciso il governo mercoledì 5 gennaio.
Lo screening diventerà obbligatorio dal 17 gennaio per tutti i dipendenti delle imprese, anche quelli vaccinati o guariti dalla malattia Covid-19. Fino ad ora i test erano obbligatori solo per i dipendenti che non rientravano in queste due categorie. Sono esclusi dall’obbligo i dipendenti in smart working nelle proprie abitazioni o che non lavorano a contatto con altre persone. I test sono ugualmente obbligatori anche per i lavoratori autonomi, che entrano in contatto con altre persone, o i titolari delle imprese.
Dal 17 gennaio la frequenza dei test aumenta a due a settimana. È previsto che le imprese ottengano un rimborso delle spese sostenute dalle casse malattia di 60 corone per ogni test effettuato. Nelle aziende si utilizzano per lo più test antigenici.
I dipendenti, che non si vogliono sottoporre allo screening, devono essere segnalati “senza indugi” agli uffici dell’igiene pubblica, ha indicato il Ministero della Salute. Possono essere ammessi sul luogo di lavoro mantenendo alcune precauzioni. Dovranno indossare la mascherina FFP2, mantenere la distanza di almeno 1,5 metri dalle altre persone e consumare i pasti in luoghi separati.
Le aziende invece non possono obbligare i propri dipendenti alla vaccinazione. Lo ha dichiarato al quotidiano Právo il capo dell’Ispettorato del Lavoro Richard Kolibač. “Alcuni datori di lavori spingono (i dipendenti) a farsi vaccinare ricorrendo a benefit” ha indicato Kolibač. Le imprese hanno invece diritto di adottare misure per ridurre i rischi di contagio sul luogo di lavoro come lo screening, la divisione di dipendenti in gruppi separati o lo smart working.
Fonte: koronavirus.mzcr.cz
Fonte fotografia: Pixabay