Un servizio della tv pubblica nota come il governo abbia avuto scarso successo con le sue misure fiscali alla Camera.
Molte delle misure fiscali approvate dal governo a inizio estate sono rimaste ferme nell’iter legislativo alla Camera dei Deputati. Alcune delle norme, come le nuove imposte sulle sigarette elettroniche, dovevano entrare in vigore a partire dal primo gennaio dell’anno prossimo. Il testo è stato a lungo trattenuto alla Commissione Finanze della Camera, che ha dato la settimana scorsa il via libera per la seconda lettura. «Ormai contiamo sul fatto che non verrà approvato in tempo – dice il ministro delle finanze Alena Schillerová – L’iter legislativo alla Camera è talvolta imprevedibile».
Ancora più indietro l’iter legislativo del pacchetto sull’IVA approvato dal governo a fine giugno di quest’anno. L’agglomerato di norme contenente l’avvio della terza e quarta fase del Registro Elettronico degli Incassi con l’allargamento della platea a liberi professionisti e artigiani o la riduzione dell’IVA per certi beni e servizi è fermo in prima lettura alla Camera. Secondo il governo, il ritardo sarebbe dovuto alle opposizioni di centrodestra. Queste ultime affermano di voler contenere l’allargamento del Registro Elettronico degli Incassi. «Il nostro obiettivo è l’abolizione di quella norma, in quanto è palese che non c’è stato il promesso raddrizzamento delle condizioni di fare impresa», ha affermato il capogruppo alla Camera di Top 09, Miroslav Kalousek. Infine, altri ostacoli sono attesi per entrambi i pacchetti fiscali al Senato, dove, dopo il rinnovo di un terzo dei componenti di ottobre, hanno un forte peso le opposizioni.
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