Le imprese chiederanno al governo di potenziare il programma per l’assunzione del personale dall’Ucraina, il cosiddetto Režim Ukrajina. Lo ha annunciato la Camera di Commercio Ceca (HKČR).
Secondo le statistiche presentate dall’associazione delle imprese, le aziende ceche hanno presentato tramite la Camera di Commercio Ceca circa tremila domande di assunzione per più di 17.000 persone. Attualmente lavorano tramite il programma in Repubblica Ceca 13.300 persone. «Ma si tratta di una goccia nel mare visto che i datori di lavoro hanno 300.000 posizioni scoperte - commenta il presidente della HKČR, Vladimír Dlouhý – Pertanto vogliamo aprire una trattativa con il governo per raddoppiare le quote annuali». Attualmente, nel Režim Ukrajina è possibile assumere al massimo 19.600 persone all’anno.
A incidere sull’utilizzo del programma non è tuttavia solo il tetto annuale ritenuto basso dalle associazioni imprenditoriali. Quasi il 90% delle imprese lamenta il carico amministrativo eccessivo per presentare la domanda e poter assumere personale dal Paese. Il collo di bottiglia è rappresentato soprattutto dagli uffici consolari cechi in Ucraina, che non riescono a lavorare in tempi brevi per le domande di visto e di lavoro.
Secondo i datori di lavoro sono opinabili anche le notizie che circolano sull’arrivo dei lavoratori dall’Ucraina. «Il vantaggio del Režim Ukrajina consiste nell’assunzione diretta da parte delle aziende dei lavoratori, che quindi entrano a pieno titolo nell’organico delle aziende e alle medesime condizioni salariali dei cechi» spiega la Camera, secondo la quale non sono fondate le preoccupazioni per eventuali dumping salariali. Inoltre i lavoratori contribuiscono alla stabilità del sistema sanitario e pensionistico tramite versamento di contributi da lavoro dipendente.
Fonte: www.komora.cz
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