La aziende ceche hanno tempo solo fino al primo ottobre per adeguarsi alle nuove regole per lo smart working previste dalla modifica del Codice del Lavoro. La nuova legge è stata infatti promulgata a metà settembre dal presidente della repubblica, Petr Pavel.
Sarà possibile esercitare lo smart working solo sulla base di un accordo scritto tra il datore del lavoro e il dipendente. Tale accordo dovrà contenere ad esempio le condizioni di disdetta. Fanno eccezione alcune situazioni considerate di emergenza. Attualmente è sufficiente anche un accordo orale.
Il datore e il dipendente dovranno anche chiarire la questione del rimborso delle spese, che potrà essere anche pari a zero. Il datore potrà optare anche per un regime forfetario o per il rimborso delle spese effettivamente sostenute dal dipendente. Il Ministero del Lavoro fisserà una tariffaria oraria forfettaria, ma le parti non hanno obbligo di ricorrervi. I rimborsi sopra la cifra indicata dal ministero saranno soggetti alla tassazione.
La modifica del Codice del Lavoro prevede che alcune categorie, ad esempio genitori di bambini piccoli o dipendenti che hanno in cura una persona non autosufficiente, potranno richiedere al datore del lavoro l’accesso allo smart working. Il datore di lavoro dovrà rispondere alla richiesta per iscritto. Si tratta di un ammorbidimento del testo iniziale del Ministero del Lavoro che prevedeva l'obbligatorietà di concedere il lavoro agile ad alcune categorie, a meno di impossibilità organizzative.
Fonte: Camic
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