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15.09.2017

L’Amministrazione Fiscale promette un approccio più soft sul blocco preventivo dei beni

L'Amministrazione Fiscale cambierà, parzialmente, l'attitudine nell'utilizzo del blocco preventivo dei beni (zajišťovací příkazy). Lo ha comunicato il ministro delle Finanze Ivan Pilný. Il ministro ha reso noto un piano di revisione dell'utilizzo della misura cautelare che permette all'Amministrazione Fiscale di bloccare i beni a un'azienda, qualora quest'ultima sia sospettata di non riuscire a saldare in futuro l'imposta. Dato che il blocco preventivo ha spesso effetti devastanti sul funzionamento dell'azienda, l'Amministrazione Fiscale potrebbe, in futuro, utilizzare maggiormente misure cautelari meno invasive, quali garanzie patrimoniali e finanziarie fornite da parti terze. «Nella metodologia sarà inoltre fissato un minimo documentale senza cui non sarà possibile emettere il blocco preventivo dei beni» indica  il Ministero delle Finanze, una misura che dovrebbe aumentare la precisione dell'Amministrazione Fiscale.

Oltre a questi provvedimenti, il Ministero delle Finanze sta lavorando a un nuovo istituto legislativo, che sarebbe alternativo all'attuale blocco preventivo dei beni. Nel caso in cui ci sia un sospetto fondato che l'azienda non riesca a saldare in futuro l'imposta, l'Amministrazione Fiscale potrebbe, grazie al nuovo istituto, nominare un amministratore di controllo dell'azienda. «In alternativa al blocco preventivo dei beni, l'azienda potrebbe accettare la nomina di un amministratore di controllo con competenze in materia, alla cui approvazione sarebbero sottoposte tutte le operazioni miranti a ridurre il patrimonio e gli assets del contribuente» sottolinea il Ministero. Il nuovo istituto dovrà essere fissato per legge, quindi se ne riparlerà nella prossima legislatura.

Fonte: www.mfcr.cz

Fonte fotografia: Ministero delle Finanze

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