Le imprese in Repubblica Ceca avranno presto a disposizione uno strumento di cassa integrazione (CI) straordinaria. La legge è stata approvata dal Senato e attende la firma del Presidente della Repubblica.
La cassa integrazione sarà disponibile alle imprese quando si verificherà un periodo di “aumentato pericolo per l’occupazione” decretato dal governo. Il governo può decidere di attivare lo strumento anche solo in alcune regioni o settori economici. Le imprese possono sfruttare questo sostegno per un periodo massimo di un anno.
La cassa integrazione sarà disponibile, qualora l’impresa registri un calo del carico del lavoro tra il 20 e l’80 percento. Ai dipendenti dovrà pagare almeno l’80 percento del loro stipendio. Per ogni dipendente con contratto da almeno tre mesi potrà ottenere un contributo pari all’80 percento del costo del lavoro per un massimo del 150 percento dello stipendio medio.
L’erogazione del contributo statale costituisce alcuni vincoli per l’azienda. Il dipendente, per cui ottiene l’aiuto, non può essere licenziato per motivi organizzativi durante la cassa integrazione e per un periodo successivo pari alla metà della durata del sostegno. Come ha avvertito lo studio legale bpv Braun Partners, socio Camic, in un periodo che va dal mese antecedente all’attivazione della CI a 12 mesi successivi alla cessazione del sostegno, l’impresa non può distribuire utili, pagare in anticipo i mutui o cedere in altre forme le sue risorse agli azionisti, ai membri degli organi societari o altre persone, che esercitano il controllo sull’impresa.
Sono escluse dal sostegno le imprese che negli ultimi tre anni sono state multate per il lavoro in nero.
Fonte: zpravy.aktualne.cz
Fonte fotografia: senat.cz