La Giunta di Praga Capitale si vuole avvalere della possibilità di presentare disegni di legge per modificare la legislazione sulla protezione dei beni culturali.
Il disegno di legge approvato dalla giunta della capitale boema prevede una forte riduzione del ruolo delle Belle Arti (Národní památkový úřad, NPÚ) nell’iter di autorizzazione dei lavori edili. Se il disegno di legge fosse approvato dal Parlamento, la perizia delle Belle Arti uscirebbe dal novero dei documenti obbligatori e vincolanti per ottenere l’autorizzazione per i lavori di ristrutturazione di un bene architettonico. La valutazione quindi sarebbe di piena competenza del dipartimento per la protezione dei beni architettonici del comune, che potrebbe comunque richiedere la perizia delle Belle Arti.
La forte riduzione di ruolo delle Belle Arti è motivata dalle presunte disfunzioni che presenterebbe l’ente. «Molto spesso si verifica che l’NPÚ non rispetta nelle sue perizie le regole imposte dagli organi dello stato» sottolineano i proponenti. Secondo gli autori della modifica, le Belle Arti non rispettano le scadenze previste dalla legge, dando spazio alla corruzione. Le Belle Arti respingono decisamente queste critiche. «L’attuale sistema alcune volte diventa lungo e pesante ma non crea un ambiente propenso alla corruzione» dice il portavoce dell’NPÚ Jan Cieslar, secondo il quale i motivi presentati dalla giunta non sono suffragati dai fatti. La proposta di legge ha tuttavia davanti a se un lungo iter legislativo. Il testo dev’essere approvato dal Consiglio comunale per poi essere deposto alla Camera dei Deputati. Le proposte di legge degli enti locali, inoltre rischiano spesso di rimanere bloccate nelle sabbie mobili dei lavori della Camera. Non è quindi da escludere che l’iniziativa legislativa del Comune sia dettata dall’avvicinarsi delle elezioni comunali piuttosto che da una reale volontà di cambiamento
Fonte:www.lidovky.cz
Fonte fotografia: praha.eu