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21.06.2019

La Camera boccia il rialzo delle tasse di soggiorno

La Camera dei Deputati ha approvato il riordino delle imposte di soggiorno. Il testo passa ora al Senato.

Il riordino prevede l’unificazione delle varie imposte esistenti in un'unica imposta di soggiorno. «La nuova imposta verrà riscossa indipendentemente dal fatto che la struttura che fornisce l'alloggio sia stata collaudata come una struttura di soggiorno o meno» ha sottolineato il ministro delle finanze Alena Schillerová. L'imposta riguarderà in maniera obbligatoria quindi anche gli affitti a breve termine di immobili residenziali, ad esempio le abitazioni affittate tramite Airbnb. L'imposta potrà essere raccolta anche da comuni con flussi turistici più modesti. Per quanto riguarda le piattaforme di intermediazione, come Airbnb, il plenum della Camera ha invece bocciato l'emendamento presentato dai deputati Patrik Nacher (ANO 2011) e Jakub Michálek (Pirati), secondo cui avrebbero dovuto essere le piattaforme stesse a raccogliere e versare la tassa in quanto sostituto d'imposta.

Parere negativo anche per gli emendamenti che prevedevano il rialzo del tetto massimo dell'imposta. La bocciatura è stata netta: l'emendamento che proponeva il rialzo a 100 corone a persona/notte ha ottenuto 102 voti contrari, mentre quello con rialzo a 150 corone a persona/notte addirittura 117 voti contrari. Dal primo gennaio quindi dovrebbero entrare in vigore le soglie previste dal Ministero delle Finanze con 21 corone a persona/notte per il 2020 e 50 corone a persone/notte a partire dal 2021. I singoli municipi tuttavia possono fissare anche un’imposta di soggiorno più bassa o decidere di non riscuotere affatto l'imposta.

Fonte: www.mfcr.cz

Fonte fotografia: psps.cz

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