Il ritorno alla normalità della politica monetaria ceca ha registrato una frenata. La Banca Nazionale Ceca ha deciso di nuovo di non rialzare i tassi d'interesse mantenendo quello base al due percento.
Secondo la Banca Nazionale l'evoluzione del tasso d'inflazione non suscita allarme. «L'inflazione rimarrà nei prossimi trimestri al di sopra dell’obiettivo del due percento, mantenendosi tuttavia nella fascia di tolleranza» ha spiegato il governatore Jiří Rusnok. A spingere l'inflazione sono fattori domestici, come ad esempio i forti rialzi dei salari o l'aumento dei prezzi dei beni e servizi e degli alimenti. Secondo le previsioni della Banca Nazionale Ceca, la corona dovrebbe continuare a rafforzarsi nei confronti dell'Euro infrangendo la soglia dei 25 Czk/Euro nel corso del prossimo anno.
«La decisione del board si basa sulla nuova previsione macroeconomica» ha sottolineato in conferenza stampa il governatore Rusnok. Le nuove stime della Banca Nazionale appaiono ben più generose di quelle pubblicate da altri enti ed istituti. Per quest'anno infatti prevede un aumento del PIL del 2,6 percento, che dovrebbe crescere fino al 2,9% nel prossimo anno e al tre percento nel 2020. Le stime di altri enti invece prevedono un calo del ritmo di crescita negli anni a venire. Secondo la Banca Nazionale i due fattori di maggiore peso saranno i consumi del mercato interno e gli investimenti: questi ultimi dovrebbero essere stimolati nei prossimi due anni vista la chiusura dell'attuale periodo di programmazione dei fondi europei.
Fonte: www.cnb.cz
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