La Banca Nazionale Ceca continua a praticare una politica monetaria espansiva.
Il board ha deciso nella seduta di giovedì 7 maggio di diminuire il principale tasso d'interesse Repo di 75 punti base allo 0,25 percento. La Banca Nazionale ritiene necessario sostenere tramite una politica monetaria espansiva l'economia ceca, che rischia di essere in difficoltà anche dopo le fasi di allentamento dall'epidemia. "Continuano a manifestarsi gli effetti negativi del calo della domanda estera e dei pareri fortemente negativi sull'andamento economico espressi dalle famiglie e imprese ceche" ha sottolineato il governatore Jiří Rusnok.
Inoltre, una politica monetaria più rilassata non dovrebbe avere impatti sull'inflazione, che nei prossimi mesi dovrebbe scendere sotto il tre percento. Per effetto dell'epidemia sono venute a meno alcune spinte inflattive, tra cui il forte aumento degli stipendi o l'aumento dei prezzi dei carburanti. Secondo le previsioni della Banca Nazionale il cambio della corona, a causa dell'indebolimento del quadro economico interno ed estero, dovrebbe rimanere vicino ai valori attuali di 27 corone per euro per tutto il 2020 e 2021.
La Banca Nazionale Ceca ha pubblicato anche le sue prime previsioni, che tengono conto degli effetti dell'epidemia sull'economia ceca. Il prodotto interno lordo dovrebbe diminuire quest'anno dell'otto percento e crescere del quattro percento l'anno prossimo. Per evitare una spirale di crisi la Banca Nazionale sta preparando nuovi programmi per garantire sufficiente liquidità al settore finanziario. Oltre all'ampliamento degli acquisti sul mercato secondario la Banca Nazionale Ceca potrebbe accettare come collaterale per i prestiti alle banche anche le ipoteche immobiliari.
Fonte: www.cnb.cz
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