Il nuovo governatore della Banca Centrale Ceca (ČNB) Aleš Michl ha mantenuto la sua promessa. Il board sotto la sua guida non ha rialzato i tassi d’interesse nonostante il peggioramento delle previsioni sull’inflazione.
Il board ha deliberato per la prima volta nella sua nuova composizione valida dal primo luglio. Il governatore Michl aveva annunciato di voler sospendere i rialzi dei tassi d’interesse deliberati dal precedente board e valutarne l’efficienza. “Prendiamo sul serio l’inflazione, è il problema più importante nell’economia” ha sottolineato Michl, che in passato ha espresso la convinzione che il rialzo dei prezzi fosse causato da fattori esterni, su cui la banca centrale aveva scarsa o nulla influenza.
Cinque su sette membri del board hanno deciso di mantenere invariati i tassi nonostante il peggioramento delle previsioni dell’inflazione. Secondo le nuove stime quest’anno l’inflazione dovrebbe salire al 16,5 percento con punte del 20 percento a fine anno. La ČNB attende per il prossimo anno un progressivo rientro verso l’obiettivo del due percento. Riviste anche le stime di crescita. Quest’anno l’economia ceca dovrebbe crescere del 2,3 percento e il prossimo anno dell’1,1 percento, mentre la precedente previsione parlava di un rialzo dello 0,8 percento nel 2022 e del 3,6 percento nel 2023.
Fonte e fonte fotografia: www.cnb.cz
