Giovedì 13 febbraio si è tenuta al Ministero dell'Industria e del Commercio la conferenza Digital & Intelligent. La conferenza organizzata dalla Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca è stata una delle prime occasioni per un confronto tra Italia e Repubblica Ceca sullo sviluppo delle nuove tecnologie e dell'Intelligenza Artificiale (AI).
«Siamo contenti di poter collaborare con partner italiani anche nei settori di più recente sviluppo» ha detto nel suo saluto il viceministro per le Politiche economiche e imprenditoriali, Silvana Jirotková. Il viceministro ha anche indicato esempi concreti di scambio di esperienze tra la Repubblica Ceca e l’Italia, come nel caso dell'implementazione delle reti 5G. «Sono particolarmente felice di questo appuntamento che affronta un tema centrale non solo per le nostre aziende: è una questione che riguarda l’intera società» ha ribadito il presidente della Camera Italo-Ceca, Gianfranco Pinciroli. L'ambasciatore italiano a Praga, S.E. Francesco Saverio Nisio, ha poi ricordato come i governi di entrambi i Paesi abbiano messo a punto programmi per supportare l'uso di nuove tecnologie e sistemi di Intelligenza Artificiale nelle imprese.
Nello spazio dedicato alle presentazioni Daniel Všetečka, direttore del Dipartimento di Economia e Smart Specialization del Ministero dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca, ha presentato una panoramica sullo sviluppo di nuove tecnologie e Intelligenza Artificiale in Repubblica Ceca. Il Paese ha diversi punti di forza, ad esempio nella ricerca accademica, seppure con una mancanza di un coinvolgimento più deciso da parte delle aziende.
L'approccio delle aziende all'Intelligenza Artificiale è stato al centro della presentazione di Leonardo Galimberti, Digital Applied Intelligence Lead di Accenture Italia e CEE. Nel suo intervento Galimberti ha presentato i risultati di un'importante ricerca di Accenture su un campione di 1500 grandi aziende. «Solo circa il cinque percento delle aziende ha implementato pienamente l'Intelligenza Artificiale nelle loro attività» ha sottolineato uno dei primi risultati Galimberti. La ricerca ha anche studiato i modi e gli elementi essenziali per la scalata dell'AI, tra cui gli investimenti, la presenza di team multidisciplinari e un approccio intellettuale aperto del management sulla tematica.
«La cosa più difficile è trovare un CEO, che capisca l'importanza di investire in dati e AI» conferma Giuliano Giannetti, CEO di Revolt BI. Sull'esempio di alcuni progetti realizzati dalla sua azienda, Giannetti ha mostrato l'importanza della raccolta e buona gestione dei dati e l'applicazione alla vita aziendale. Molto eloquente l'esempio della gestione dei magazzini della Škoda Auto, che ha permesso all'azienda di migliorare il suo cash flow nell'ordine di centinaia di milioni di corone.
Un altro tema di grande attualità, l'Internet delle Cose (IoT), è stato affrontato da Alessandro Bassi, IoT Expert e Area Manager Central Europe di Things. «Nell’IoT ci deve essere sempre un oggetto fisico, un device, che mi permette di creare un gemello digitale» ha spiegato Bassi. L'intervento ha poi presentato progetti di applicazione di IoT e analisi dati, tra cui la piattaforma per prevenzione crimini KeyCrime o il progetto di controllo di screening medico Capsula. Il dibattito ha poi affrontato tematiche concrete, tra cui, ad esempio, la gestione dei dati personali e la privacy degli utenti.
Fonte: Camic
Fonte fotografia: Studio Adam-Costey