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15.02.2024

Intervista all’On. Nazario Pagano – La cooperazione interparlamentare italo-ceca per un nuovo sviluppo dei rapporti bilaterali

Intervista all'Onorevole Nazario Pagano

Presidente della commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati e della Sezione bilaterale di amicizia con la Repubblica Ceca del Parlamento italiano

La cooperazione interparlamentare italo-ceca per un nuovo sviluppo dei rapporti bilaterali

I rapporti tra l’Italia e la Repubblica Ceca sono a ottimi livelli. Quali ambiti di sviluppo vede?
Puntiamo sicuramente al rafforzamento di queste relazioni diplomatiche, industriali, commerciali e culturali. L’obiettivo è di confrontarsi costantemente su temi centrali per le rispettive politiche nazionali, europee e internazionali. Penso a soluzioni comuni che riguardano la gestione delle migrazioni, alla transizione ecologica e digitale, alle spese per la difesa comune, al rafforzamento delle relazioni economiche e all’interscambio commerciale, nonché a una sempre maggiore rete culturale, scientifica e tecnologica tra i nostri rispettivi Paesi. Anche un maggiore raccordo tra i reciproci Parlamenti potrebbe essere molto utile in sede di cooperazione interparlamentare multilaterale, vale a dire quel complesso di conferenze che si riuniscono regolarmente su temi o settori specifici. Ricordo, perché partecipo regolarmente ai relativi lavori, il gruppo di controllo congiunto su Europol che svolge una funzione importantissima per comprendere e monitorare l’attività di questa agenzia dell’Unione Europea nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata frontaliera, a partire dai reati connessi al traffico illegale di migranti. Anche all’interno di queste conferenze esistono ambiti di interesse comune su cui potrebbe essere molto utile svolgere un’azione coordinata tra Italia e Repubblica Ceca.

Lei presiede il gruppo di amicizia con la Repubblica Ceca nel Parlamento italiano. Da dove nasce il suo interesse per questo Paese?

Nella scorsa legislatura, da Senatore della Repubblica italiana, sono stato Presidente del gruppo di amicizia Italia-Polonia e avendo studiato a fondo le relazioni tra Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria - che fanno parte del cosiddetto Gruppo di Visegrad - ho voluto approfondire e intensificare le relazioni, anche al livello parlamentare, con la Repubblica Ceca che ha sempre marcato una distanza rispetto a certe posizioni di V4. D’altra parte Italia e Repubblica Ceca sono culturalmente legate da tempo, lì risiede una comunità italiana stabile di oltre 7.600 italiani e lo scambio commerciale tra i nostri Paesi è proficuo, quindi mi è sembrata una scelta quasi naturale che ho sposato con onore auspicando un rafforzamento delle relazioni, anche alla luce del nuovo scenario internazionale che si è venuto a creare dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.

Nel Parlamento ceco esiste un gruppo analogo. Quali progetti comuni prevedete?

Sicuramente contribuire ad aprire nuove e diversificate prospettive nelle relazioni tra i nostri rispettivi Paesi nell’ottica di una collaborazione costante e sempre più intensa, rafforzare al massimo i nostri rapporti bilaterali, dialogare e confrontarci costantemente sui temi centrali per le rispettive politiche nazionali, europee e internazionali.

Lei è stato eletto in Abruzzo. Quali sono le opportunità di collaborazione con la Repubblica Ceca?

In questi anni c’è stato un forte interscambio sul piano turistico, enogastronomico e culturale, che è necessario potenziare. Il volo diretto della compagnia low cost Ryanair che collega Pescara con Praga testimonia il legame intenso tra le due realtà. Non a caso i turisti cechi rappresentano uno dei gruppi più consistenti, in termini di numeri, per la nostra Regione. Ed è importante continuare a potenziare questo flusso e a lavorare per investire sull’esportazione dei nostri prodotti tipici e delle nostre tradizioni.

Un ambito molto importante dell’attività parlamentare è la legislazione comunitaria. In questo campo vede possibilità di collaborazione tra i Parlamenti nazionali?

I Parlamenti nazionali hanno assunto da tempo la consapevolezza di dover svolgere, in modo accurato, un duplice ruolo: predisporre la legislazione nazionale necessaria per garantire il recepimento delle direttive e l’attuazione degli altri atti normativi dell’Ue; intervenire nella formazione stessa della normativa europea sia attraverso l’attività di

indirizzo sui rispettivi governi nell’ambito dei negoziati legislativi a livello di Unione e sia attraverso la diretta interlocuzione tra di essi e il Parlamento Europeo e la Commissione Europea nell’ambito del cosiddetto dialogo politico. A mio avviso è su questo secondo ambito che occorre intervenire attraverso le relazioni bilaterali e multilaterali tra i Parlamenti. Un confronto più sistematico tra Parlamento italiano e ceco può infatti consentire di portare avanti, su proposte o altre iniziative di interesse comune, un’azione sui rispettivi governi volta a realizzare alleanze in seno al Consiglio dell’Unione Europea.

Fonte: Annuario CAMIC 2023

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