In Repubblica Ceca continua ad aumentare il numero delle imprese. Lo ha rilevato la società Crif – Czech Credit Bureau, socio Camic. Nei primi tre mesi dell’anno sono state create 24.000 nuove imprese (società per azioni e società a responsabilità limitata); circa 1/5 in più rispetto al 2016. Hanno invece cessato l’attività 8500 imprese. Sul versante delle imprese individuali, hanno avviato una nuova attività circa 45.000 persone, mentre 35.000 persone hanno chiuso la loro attività imprenditoriale. Per la prima volta, il settore dove è nato il maggior numero di imprese, è quello dei servizi tecnici e scientifici avanzati. In questo settore sono sorte più di 5.000 aziende e hanno avviato un’impresa individuale circa 8.000 persone. Finisce al secondo posto il settore del commercio al dettaglio, dove hanno aperto i battenti 5.000 società e più di 8.000 imprese individuali. Il commercio al dettaglio però ottiene anche la maglia nera per il maggior numero di attività imprenditoriali chiuse. In questo settore hanno cessato la loro attività 3.000 società e 10.000 imprenditori autonomi.
A influenzare l’andamento dell’avvio e della cessazione di attività imprenditoriali non è solo la buona congiuntura economica, ma, secondo gli esperti di Crif - Czech Credit Bureau, hanno contribuito anche i recenti cambiamenti legislativi. «L’aumento del numero sia dell’avvio che della cessazione d’attività delle imprese, che stiamo registrando a partire dagli ultimi due mesi dell’anno scorso, è probabilmente dovuto anche all’entrata in vigore del Registro Elettronico degli Incassi. Possiamo quindi immaginare che questo trend continuerà, sebbene in misura minore, anche nella prima metà dell’anno prossimo», sottolinea l’esperta della società Crif – Czech Credit BureauVěra Kameníčková.
Fonte: Crif – Czech Credit Bureau
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