Il bilancio del settore pubblico ceco ha registrato un forte miglioramento. Lo indicano i dati del ministero delle finanze.
Nei primi sei mesi dell’anno, il deficit è migliorato di 82 miliardi di corone a circa 183 miliardi. In forte aumento rispetto all’anno scorso le entrate fiscali, che sono cresciute del 10 percento e di circa 60 miliardi di corone. Metà del gettito extra è riconducibile all’IVA, che è aumentata grazie alla crescita dei consumi e dei prezzi. Allo stesso tempo sono calate le uscite di 8 miliardi di corone, circa l’1 percento della spesa statale. Il principale calo è stato registrato nel capitolo del trasferimento verso le imprese, in calo di 51 miliardi di corone a causa di minori sostegni erogati in relazione alla pandemia di Covid-19. Minori anche i trasferimenti verso organizzazioni controllate dallo stato e le ONG. Gli altri capitoli di spesa, compresi gli investimenti, sono aumentati.
Nella seconda metà dell’anno, il ministero delle finanze attende una serie di aumenti della spesa statale. Il governo sta trattando con i sindacati un aumento degli stipendi pubblici di circa il 10 percento per le figure che non hanno avuto aumenti nel mese di gennaio. Ad agosto sarà erogato un contributo una tantum di 5000 corone per i minori di 18 anni che vivono in una famiglia con un reddito annuo inferiore a 1 milione di corone, vale a dire la stragrande maggioranza dei nuclei. Lo stato avrà altre uscite per le misure di compensazione dall’alto prezzo delle energie.
Il ministero sta quindi preparando uno scostamento di bilancio con un deficit superiore ai 280 miliardi di corone previsti dalla legge di bilancio. Il ministro delle finanze Zbyněk Stanjura vuole che il deficit finale non superi i 330 miliardi di corone. I partiti della coalizione governativa stanno valutando l’introduzione di un prelievo extra sulle imprese energetiche.
Fonte: www.mfcr.cz
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