Il parlamento ceco darà inizio a fine mese alla discussione riguardo la controversa norma sul voto per corrispondenza per i cechi che vivono all’estero. La norma ha il sostegno del governo. Le opposizioni sono invece fortemente contrarie.
I cechi, che al momento delle elezioni vivono all’estero, hanno ad oggi solo una possibilità per esprimere il proprio voto: recarsi al seggio elettorale solitamente aperto presso la sede dell’ambasciata o del consolato generale. Per molti cittadini corrisponde ad intraprendere un viaggio verso la capitale del paese estero. Il voto per corrispondenza dovrebbe quindi facilitare l’esercizio di un diritto di base, sostengono i partiti del governo. La possibilità dovrebbe riguardare solo gli elettori residenti all’estero, e solo le elezioni dei deputati, degli europarlamentari e del presidente della repubblica.
Fortemente contrarie alla norma sono le opposizioni, che minacciano di intraprendere azioni di ostruzionismo. Secondo i partiti della minoranza il voto per corrispondenza non garantisce il segreto della votazione e il fatto che ad esprimere il voto sia effettivamente l’elettore. Con l’attuale sistema poi hanno ottenuto all’estero risultati migliori i partiti liberali e conservatori, ovvero quelli ora al governo.
Fonte: https://www.idnes.cz/zpravy/domaci/politika-hlasovani-korespondencni-volby-nocni-jednani.A240114_071023_domaci_ivos
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