Il ministro delle finanze, Alena Schillerová, ha incontrato giovedì 10 maggio i soci della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca. L’incontro, svoltosi presso la sede camerale, è stato aperto dai saluti dell’ambasciatore italiano Aldo Amati e dal presidente della Camera Gianfranco Pinciroli.
Negli ultimi anni la Repubblica Ceca sta adempiendo ai più severi standard di disciplina fiscale. «Abbiamo abbassato il deficit e l’indebitamento senza rialzare le tasse», ha rivendicato il ministro Schillerová. A incidere sugli ottimi risultati degli ultimi anni non sono soltanto la buona congiuntura economica, ma anche le misure di contrasto all’evasione ed elusione fiscale. «In questi quattro anni siamo riusciti ad adottare provvedimenti che nessuno ha osato far approvare negli ultimi 25 anni», ha sottolineato Alena Schillerová, che ha partecipato al varo e all’implementazione dei provvedimenti all’epoca in cui era primo sottosegretario del ministro delle finanze Andrej Babiš. Tra le misure più importanti per gettito fiscale ci sono le dichiarazioni di controllo, il Registro Elettronico degli Incassi sul versante delle imposte indirette e dell’IVA e infine un controllo più stretto sulle transazioni tra persone collegate (il cosiddetto transfer pricing) sul versante delle imposte dirette. È opinione del ministro che queste misure, oltre ad aver aumentato il gettito fiscale, abbiano migliorato il clima imprenditoriale eliminando la concorrenza sleale degli evasori.
«Nelle trattative di governo abbiamo tenuto fermo l’obiettivo di non introdurre nuove tasse né alzare le aliquote», ha detto il ministro. Nel nuovo accordo di governo non ci saranno quindi le misure fiscali proposte dai socialdemocratici. Dall’altra parte, la sezione tasse e dazi del Ministero delle Finanze ha elaborato un suo Libro Bianco sulle modifiche fiscali da adottare nei prossimi anni. Il Ministero vorrebbe abbassare l’IVA per alcune categorie di beni. È prevista anche una maggiore digitalizzazione del sistema fiscale. L’abolizione dello stipendio superlordo e l’introduzione di aliquote sul reddito delle persone fisiche al 19% e al 23% è invece rimandato alla modifica complessiva della Legge sull’imposta sul reddito, che dovrebbe essere presentata nel 2019. «In quell’occasione vogliamo semplificare il sistema degli ammortamenti», ha detto il ministro, che prevede anche una riforma complessiva della legge sulla contabilità per sveltire il sistema. Altre novità, soprattutto per le imprese internazionali, sono previste dall’adozione della direttiva ATAD con l’introduzione, ad esempio, della exit tax. Inoltre, il Ministero è impegnato sul fronte della sharing economy e dell’economia digitale. «Per quanto riguarda la sharing economy, pensiamo che non sia necessario introdurre una nuova legislazione», ha detto Alena Schillerová. Secondo il ministro bisogna puntare sullo scambio di dati tra gli enti pubblici e la piattaforma per stanare le eventuali zone grigie. «Noi siamo in grado già oggi di tassare gli affitti a breve termine o i servizi di Uber», ha sottolineato il ministro, ricordando i recenti accordi tra le piattaforme e il governo.
Dopo la presentazione e il dibattito i soci Camic hanno avuto la possibilità di interpellare con le loro questioni, soprattutto sul tema della tassazione indiretta e della registrazione IVA, il direttore del dipartimento per le imposte indirette del Ministero delle Finanze Ondřej Fasora e il direttore della sezione per la metodica e la riscossione della Direzione Generale delle Finanze Jiří Fojtík.
Fonte: Camic
Fonte fotografie: Adam-Costey Studio