Il gruppo immobiliare CPI del miliardario Radovan Vitek è ancora interessato all'acquisizione degli edifici delle stazioni ferroviarie ceche. Il gruppo continua la sua battaglia dopo che il Consiglio di Sorveglianza del trasportatore ferroviario pubblico Ceske drahy, attuale proprietario delle stazioni, ha approvato la cessione all'Amministrazione delle Strade Ferrate (SZDC).
La cessione dei 1500 edifici sparsi per tutto il Paese dovrebbe avvenire quest'anno. La SZDC ha offerto circa 3,3 miliardi di corone, calcolati sulla base di una perizia elaborata dall'agenzia Pwc. Nell'affare è entrato però il gruppo immobiliare di Vitek, che ha offerto a Ceske drahy circa quattro miliardi di corone.
Secondo i membri del Consiglio di Sorveglianza il trasportatore deve seguire l'indicazione del governo che ha deciso la cessione alla SZDC. La transazione tuttavia deve avvenire su base commerciale per non essere considerata di aiuto indebito da parte della Commissione Europea, visto che le Ceske drahy operano in regime di mercato. La Commissione Europea aveva anche fatto sapere che il prezzo minimo, per considerare legittima la transazione, sarebbe stato di tre miliardi di corone.
Il gruppo CPI tuttavia sostiene che il trasportatore ha l'obbligo di scegliere il miglior offerente, dato che Ceske drahy sono una società per azioni e la transazione ha un carattere commerciale. Se il management scegliesse l'offerta più bassa della SZDC, il gruppo si dice pronto a depositare una denuncia contro il management per violazione di obblighi di buon amministratore previsti dalla Legge sulle corporazioni commerciali. La CPI detiene dei bonds di Ceske drahy e si potrebbe considerare parte lesa, qualora il trasportatore decidesse di accettare l'offerta più bassa della SZDC.
Fonte: byznys.ihned.cz
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