La fine dell’utilizzo del carbone per la produzione dell’energia elettrica può mettere sotto stress il sistema ceco. Lo indica uno studio della società statale ČEPS.
La società, che gestisce le reti di trasmissione, ha valutato tre possibili scenari di fine dell’utilizzo del carbone e dell’introduzione di altre misure, che dovrebbero ridurre le emissioni di gas serra. Nei due scenari più ambiziosi, che vedono la chiusura delle centrali a carbone nel 2030 o nel 2033, la Repubblica Ceca diventerebbe un importatore netto dell’elettricità. Attualmente, invece, il Paese esporta energia elettrica. Inoltre, l’abbandono dei combustibili fossili in numerosi settori industriali e di trasporto porterà probabilmente a un aumento dei consumi dell’elettricità.
Secondo la ČEPS sarà necessario rafforzare la produzione da fonti rinnovabili e quelle flessibili. È probabile invece che il nucleare non influirà maggiormente la situazione prima del 2036, quando dovrebbero partire i nuovi reattori pianificati dalla società ČEZ.
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Fonte: www.irozhlas.cz
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