Il governo ceco e l’applicazione Uber hanno sottoscritto lunedì 30 aprile un memorandum d’intesa. Grazie al memorandum Uber potrà continuare a fornire i suoi servizi di trasporto sul territorio della capitale ceca.
In cambio della regolarizzazione, Uber ha assunto una serie di obblighi. Il cambiamento più significativo riguarderà il funzionamento della stessa piattaforma. Il memorandum prevede che tra gli autisti e i loro clienti venga stipulato prima della corsa un contratto elettronico, che conterrà anche il costo preciso del servizio erogato. In questo modo il cliente saprà in anticipo il costo preciso della corsa, mentre oggi la piattaforma indica solo un intervallo di prezzo.
Sul fronte fiscale, la società americana aprirà in Repubblica Ceca una filiale, che sarà responsabile dei rapporti verso le autorità ceche, l’Amministrazione Fiscale in primis. Nei prossimi mesi partirà anche un sistema di scambio dati tra Uber e il Fisco ceco. Uber ha promesso di implementare, a partire da luglio, anche il Registro Elettronico degli Incassi. Nuovi obblighi sono previsti anche per gli autisti, che dovranno avviare un’attività autonoma e ottenere la licenza di taxi. In questo modo i circa 2000 conducenti Uber attivi a Praga verrebbero equiparati di fatto ai tassisti.
Tuttavia, il memorandum sottoscritto con il governo non ha placato gli animi dei tassisti praghesi, che nel corso di quest’anno hanno dato vita a numerose azioni di protesta contro il servizio dell'applicazione. Secondo i tassisti, i conducenti di Uber continuano a godere di alcuni vantaggi, che determinano una concorrenza scorretta. Ad esempio, le vetture Uber non vengono registrate come vetture taxi e quindi non risentono dei rialzi delle polizze applicate al settore dalle compagnie assicurative, sostengono le associazioni dei tassisti. Questi ultimi dovrebbero manifestare venerdì 4 maggio nei pressi di Průhonice, dove vive il premier Andrej Babiš.
Fonte: https://www.vlada.cz
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