Il Fisco ceco ha ottenuto i dati delle persone che in Repubblica Ceca affittano un immobile tramite la piattaforma Airbnb. Lo ha scritto il quotidiano Hospodářské noviny.
I dati verranno usati dall’Amministrazione fiscale per avviare un’ondata di controlli sugli affittuari. «L’azione di controllo si concentrerà sugli obblighi fiscali da parte di questi soggetti» ha confermato il portavoce del Ministero delle Finanze Filip Běhal, secondo cui le informazioni sono state ottenute da attività analitiche del Fisco. I dati sono assai preziosi per l’Amministrazione fiscale: la piattaforma per gli affitti a breve termine nega l’accesso ai nominativi di chi offre in affitto il proprio immobile.
Secondo le stime governative, solo a Praga affittano tramite Airbnb circa ventimila persone per un introito complessivo di circa due miliardi di corone. L’attività di affitto a breve termine di questo tipo va considerata, secondo l’Amministrazione fiscale, come un’attività e perciò gli introiti devono rientrare nella base imponibile dell’imposta sul reddito e gli affittuari devono pagare contributi sociali e sanitari. Nel caso di soggetti più grandi può scattare anche l’obbligo di pagamento dell’IVA.
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