I partiti della coalizione stanno valutando l’introduzione di una nuova imposta settoriale per le imprese attive nel campo delle energie. Lo ha riferito la televisione pubblica ČT.
È stato introdotto in Italia e nel Regno Unito un prelievo extra sui guadagni delle imprese energetiche che stanno realizzando profitti superiori alla media grazie agli alti prezzi dei carburanti, del gas e dell’energia elettrica. In entrambi i casi la nuova imposta ha sostenuto le misure di contrasto al caro bollette.
I primi a sollevare la questione dell’imposta settoriale sono stati i Pirati, che propongono un prelievo extra del 25 percento sui profitti delle imprese che producono l’energia. La proposta ha il sostegno del partito STAN, mentre i popolari e la TOP 09 sono aperti a un’eventuale discussione sui dettagli del provvedimento. È invece scettico il partito governativo più grande, la ODS. “Non vogliamo alzare le tasse e non ci sembra una strada ragionevole” ha detto il premier e presidente del partito Petr Fiala. Tuttavia, secondo il capo del governo, le imprese energetiche dovrebbero condividere in maniera solidale una parte dei loro profitti extra.
Lo stato comunque avrà un’entrata extra grazie al caro energie. Il ministero delle finanze ha proposto di aumentare il dividendo che verrà versato dal gruppo ČEZ, di cui lo stato è azionista di riferimento con una quota del 70 percento. Gli azionisti dovrebbero ricevere dalla società 48 corone per azione, 4 corone in più rispetto alla proposta iniziale. Il ministro delle finanze Zbynek Stanjura ha già annunciato che le risorse andranno a finanziare le misure di compensazione degli alti costi dell’energia.
Fonte: www.e15.cz
Fonte fotografia: Pixabay