I datori di lavoro propongono un limite separato per i benefit sanitari. La proposta ha il sostegno dei sindacati e anche di una parte rilevante della politica, scrive il quotidiano Hospodářské noviny.
Con la manovra correttiva dello scorso anno ai benefit per i dipendenti è stato fissato un pari alla metà dello stipendio medio nazionale. Entro quella soglia i benefit non sono sottoposti alla tassazione e alla contribuzione pensionistica e sanitaria. I datori di lavoro propongono di fissare un limite a parte per i benefit sanitari e di cura della salute con un tetto massimo pari a un stipendio medio nazionale all’anno (circa 44.000 corone).
La proposta costerebbe alle casse dello Stato al massimo circa mezzo miliardo di corone, stimano i datori di lavoro. Secondo le aziende però l’effetto per le casse dello stato sarebbe alla fine positivo per il calo delle indennità di malattia e il prolungamento del buono stato di salute, e quindi del periodo lavorativo, dei dipendenti.
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