Giovedì 26 maggio si è svolto presso Olomouc il 28° Congresso di Hospodarska komora, la Camera di Commercio Ceca.
Il presidente della Camera di Commercio Ceca, Vladimir Dlouhy, si è scagliato nel suo discorso contro le spese burocratiche a cui sono sottoposte le imprese ceche. A peggiorare la situazione, secondo il suo parere, anche alcuni provvedimenti intrapresi dall’attuale governo, come ad esempio le Dichiarazioni di Controllo. “Secondo una nostra indagine, i quattro quinti degli imprenditori cechi hanno impiegato più ore per compilare le dichiarazioni. In generale il numero di ore in più ammonta a 2,5 milioni”, ha sottolineato Dlouhy.
Per facilitare la situazione delle piccole imprese, la Camera di Commercio Ceca propone l’introduzione della tassa fissa, unica e forfettaria, attraverso cui saldare i contributi previdenziali, la cassa malattie e l’imposta sul reddito. Il versamento della tassa è strettamente legato al progetto del luogo unico di incasso affossato dal governo in carica. Tuttavia, come sottolineato sempre da Dlouhy, le principali problematiche sono legate alla legislazione riguardante l’IVA.
A difendere le decisioni del governo il premier Bohuslav Sobotka che ha rivendicato l’approvazione di una serie di norme che scoraggiano i comportamenti abusivi e le pratiche sleali. Tra queste la modifica della legge sull’insolvenza, sui rapporti tra i grandi distributori e i fornitori e ancora quella sugli appalti pubblici. Il governo ha cercato anche di incentivare l’uso dei mezzi telematici ai fini della comunicazione tra imprenditori e Pubblica Amministrazione. “Tuttavia abbiamo trovato la Pubblica Amministrazione spesso impreparata ad affrontare questa sfida”, ha ammesso il premier.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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