Martedì 14 giugno si è svolta la visita della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca presso la società HTS - Heat Transfer System nella cittadina di Novosedly na Morave. All’incontro ha preso parte anche l'ambasciatore italiano a Praga, Aldo Amati.
Heat Transfer System dal 2003 fa parte di LU-VE Group, un'importante realtà industriale, fondata nel 1986, della provincia di Varese. LU-VE è un riferimento internazionale nella produzione di scambiatori di calore, di componenti per la refrigerazione commerciale e industriale, per il condizionamento dell’aria e per le applicazioni industriali; nel comparto del close control air conditioning e in quello delle porte in vetro per apparecchi di refrigerazione. “Circa il 55% del nostro fatturato è rappresentato dagli scambiatori di calore, segmento in cui abbiamo una posizione molto forte – illustra Matteo Liberali, CEO del gruppo -. La nostra società è leader del mercato nel settore dei banchi per la refrigerazione per alimenti freschi e surgelati per negozi e supermarket. Per rafforzare ulteriormente questo comparto abbiamo acquisito nel 2014 la società TGD, specializzata nella produzione di porte in vetro e sistemi di chiusura per le celle di refrigerazione. In questo modo possiamo fornire ai nostri clienti una soluzione più completa”.
Il gruppo si occupa anche di sistemi di condizionamento per edifici e soluzioni di raffreddamento per l'industria che rappresentano circa il 35% dei ricavi del gruppo. I settori in cui LU-VE Group è impegnata maggiormente sono i sistemi di condizionamento per supermarket, uffici e grandi. Il gruppo fornisce anche soluzioni per il raffreddamento dei processi industriali per l'industria chimica, per il settore oil&gas oltre a impianti di condizionamento di precisione per sale operatorie, data center, camere bianche e centrali telefoniche. “Il nostro gruppo ha ottenuto numerose ed importanti commesse internazionali e ha realizzato l’impianto di condizionamento d'aria per alcuni padiglioni della Fiera di Francoforte sul Meno, per il teatro Bolshoi di Mosca e per il Palais de l'Elysée di Parigi, mentre sul versante industriale ha contribuito alla costruzione del sistema di raffreddamento dello stabilimento Volvo in Svezia. Una delle ultime importanti forniture riguarda le macchine per il condizionamento di precisione dei server del nuovo Canale di Panama”, afferma Fabio Liberali, Chief Communications Officer di LU-VE Group, elencando alcuni successi del gruppo.
Con ricavi superiori a duecentododici milioni di euro all'anno e con più di 1500 dipendenti in diversi Paesi del mondo, LU-VE Group può essere considerato a pieno titolo una delle “multinazionali tascabili” che creano l'ossatura del settore manifatturiero in Italia. Il gruppo possiede nel suo Paese cinque stabilimenti produttivi e ne ha altrettanti all'estero. Oltre che in Repubblica Ceca vanta di società di produzione in Polonia, Russia, Svezia e Cina. “Non abbiamo mai fondato o acquisito società di produzione all'estero con lo scopo di spostare gli stabilimenti dall'Italia ma lo abbiamo fatto per coprire meglio i mercati esteri e per garantire la crescita complessiva della società – dice Matteo Liberali –. Metà della nostra produzione avviene all'estero, dove abbiamo circa mille dipendenti. Sui mercati internazionali vendiamo il 76% della nostra produzione e siamo particolarmente orgogliosi per il successo ottenuto in Germania, dove i prodotti industriali o Made in Italy generalmente non hanno vita facile. Altri mercati chiave sono la Francia, l’Europa centro-orientale e la Cina”.
A differenza di molte altre aziende a conduzione familiare, LU-VE Group ha visto sin dalla sua nascita la presenza di investitori esterni: la società ha quindi affrontato con successo nel 2015 la quotazione delle sue azioni sulla piattaforma borsistica per piccole e medie imprese, l’AIM di Milano. “Un altro tratto distintivo del gruppo è il forte investimento in ricerca e sviluppo che permette di trovare nuove soluzioni e di soddisfare criteri di efficienza, risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Questo spiega le nostre collaborazioni scientifiche e industriali con 22 università e con centri di ricerca in 13 Paesi del mondo. E la Repubblica Ceca non fa eccezione, infatti stiamo attualmente lavorando ad un progetto in collaborazione con il Politecnico di Brno. Queste cooperazioni ci garantiscono anche l'accesso ad una manodopera fortemente specializzata”, ricorda Matteo Liberali.
Oggi Heat Transfer System impiega più di trecento dipendenti nel suo stabilimento di Novosedly na Morave con ricavi in crescita ormai prossimi al miliardo di corone. Lo stabilimento, che copre un’area di circa 50 mila metri quadrati, è testimone di un periodo di forte trasformazione. “Stiamo cambiando il layout produttivo complessivo attraverso la produzione in corso – sottolinea Michele Bubisutti, Operation Manager di Heat Transfer System –. L’impianto verrà quindi riorganizzato con l'introduzione di nuovi sistemi semiautomatizzati in grado di aumentare la capacità produttiva, la velocità e la qualità delle operazioni fin ad oggi spesso compiute a mano dagli operai. Questo ci darà spazio per crescere e soddisfare nuove commesse”.
Nel 2016, anno in cui LU-VE festeggia il suo trentesimo anniversario, si registra un trend di crescita che ha in qualche modo caratterizzato i tredici anni di storia di HTS che, in questo lasso di tempo, ha visto aumentare sia la produzione che il numero dei dipendenti. Nella cittadina morava, a ridosso del confine austriaco, l'industria italiana ha saputo costruire una storia di successo.
Fonte fotografia: Archivio Camic