L'amore dei consumatori cechi per gli sconti non conosce né crisi né riprese. Come mostra un'indagine dell'agenzia Nielsen, la quota degli alimenti e di altre merci ad alta frequenza di acquisto continua a crescere anche nel 2016.
Secondo l'agenzia la quota degli alimenti acquistati in offerta rappresenta ormai il 57%, un punto di percentuale in più rispetto al 2015. Per quanto riguarda la merce ad alta frequenza d'acquisto la quota di merce acquistata con lo sconto raggiunge il 52%, ben al di sopra della media europea. La quota di merce acquistata in sconto continua a crescere senza sosta: nel 2009 rappresentava infatti “solo” il 35%. Non va molto meglio neppure per la cosmetica. Nelle trenta categorie di prodotti cosmetici più importanti il 51% di merce viene comprato in sconto. Anche qui si registra una lenta ma costante crescita.
Secondo l'Associazione del Commercio Ceca che ha commissionato l'indagine, il forte orientamento sul prezzo dei consumatori cechi ha un pesante effetto sulla rete dei negozi. Gli acquisti vengono infatti sempre più concentrati in grandi centri commerciali, che grazie all'economia di scala e al loro peso nelle trattative con i fornitori riescono a mettere a punto campagne di offerte più appetitose per i loro clienti che i piccoli negozi. Il numero di quest'ultimi continua a scendere: negli ultimi dieci anni il numero dei negozi con superficie inferiore a 400 mq è calato del 22% a 13.400 negozi. Ancora più drammatica la situazione dei piccoli negozi nelle zone di campagna, il cui numero è sceso sotto la quota di quattromila negozi. A complicare la loro vita anche nuovi obblighi amministrativi, come il Registro Elettronico degli Incassi.
In questa situazione alcuni politici, tra cui il ministro dell'agricoltura Marián Jurečka, vorrebbero mettere a punto un programma di sostegno pubblico ai piccoli esercizi nei paesi di campagna considerando il piccolo negozio di campagna una sorta di servizio pubblico.
Fonte: http://www.socr.cz/
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